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GeoResQ, l’app per il soccorso in montagna diventa gratuita per tutti

Il Club Alpino Italiano (CAI) e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) hanno annunciato importanti novità per l’applicazione GeoResQ, dedicata alle attività in montagna e al soccorso in caso di emergenza. Grazie ai fondi straordinari stanziati dal Ministero del Turismo (MITUR) a favore del CAI, l’applicazione diventa gratuita a partire dal 10 luglio e viene completamente rinnovata per migliorare l’esperienza degli utenti.

La decisione di rendere GeoResQ gratuita è stata presa per mettere la sicurezza al primo posto e garantire a tutti la possibilità di godersi le attività in montagna con la consapevolezza di avere un contatto diretto con i soccorritori in caso di bisogno. Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato l’importanza di investire nella sicurezza e ha evidenziato il ruolo del MITUR nell’investire sul turismo di montagna come segmento attrattivo e sostenibile.

L’applicazione GeoResQ è stata lanciata nel 2013 dal CAI e dal CNSAS, e ad oggi ha registrato oltre 220.000 download e conta 82.000 utenti attivi ogni anno. Durante questo periodo, sono state effettuate 1322 chiamate di soccorso, con 578 interventi del Soccorso Alpino e 740.000 tracce salvate dagli utenti durante le escursioni. L’app è utilizzata abitualmente da escursionisti e amanti delle attività all’aria aperta in tutte le stagioni dell’anno.

Le centrali operative di GeoResQ si trovano a Sassari, in Sardegna, e a Cassano Irpino, in Campania. Le centrali sono attive 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, e sono gestite dagli operatori del CNSAS con formazione specifica. Quando viene inviato un allarme alla centrale, viene preso in carico e inoltrato al Soccorso Alpino e Speleologico locale, oltre che al numero di emergenza NUE112, se disponibile. È attualmente in corso lo studio per l’integrazione con i sistemi NUE112 regionali e sono previste nuove implementazioni per la comunicazione satellitare.

Nell’ambito del rinnovamento dell’app e del portale web di GeoResQ, è stata anche rivisitata l’identità visiva per rendere l’applicazione più intuitiva e semplice da utilizzare, sia per il tracciamento delle proprie escursioni sia in caso di emergenza, per lanciare l’allarme e contattare direttamente il Soccorso Alpino e Speleologico.

Il Presidente generale del Club Alpino Italiano, Antonio Montani, ha dichiarato che, grazie ai fondi del MITUR, l’app ora può offrire un vero servizio pubblico a tutti coloro che frequentano le zone montane. Tuttavia, ha sottolineato che la sicurezza totale non esiste sui sentieri e sulle pareti, e l’applicazione dovrebbe essere affiancata dalla formazione e dalla valutazione delle proprie capacità e dei pericoli dell’ambiente montano.

Maurizio Dellantonio, Presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ha evidenziato che in 10 anni di utilizzo, l’app GeoResQ ha fatto la differenza in oltre 550 interventi di soccorso ed è diventata uno strumento importante per coloro che frequentano le montagne. Ha sottolineato che la tecnologia non può sostituire le competenze tecniche e la prudenza individuali, ma GeoResQ è sicuramente un valido aiuto sia durante l’estate che l’inverno.

Alessandro Molinu, Vicepresidente del CNSAS e responsabile del progetto GeoResQ, ha sottolineato come l’ultimo aggiornamento dell’app permetta un miglioramento concreto per gli utenti, mantenendo al contempo la semplicità d’uso e l’affidabilità nella gestione delle richieste di soccorso.

Con l’applicazione GeoResQ resa gratuita e rinnovata, l’obiettivo del CAI, del CNSAS e del MITUR è fornire un servizio di soccorso in montagna sempre più efficiente e accessibile a tutti, garantendo maggiore sicurezza per coloro che si avventurano nell’ambiente montano.

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