Valorizzare le risorse turistiche e paesaggistiche di San Ferdinando richiede sforzi congiunti per garantire la protezione dell’ambiente e la qualità delle esperienze turistiche.
La Calabria è una regione ricca di attrattive turistiche, patrimoni culturali, bellezze naturali e risorse paesaggistiche straordinarie. Arte, gastronomia, storia, natura e l’ospitalità della gente costituiscono un vantaggio competitivo che rende la nostra regione una destinazione affascinante, ideale per trascorrere periodi di vacanza e lavoro piacevoli. Anche San Ferdinando vanta notevoli risorse turistiche e paesaggistiche, ed è per questo che l’amministrazione comunale si sta impegnando per valorizzare appieno le grandi potenzialità di questa località.
Tuttavia, come spesso accade nelle regioni meno sviluppate economicamente e urbanisticamente, sono necessari sforzi maggiori per raggiungere una situazione di normalità e garantire standard di vita ottimali sia per i residenti che per i visitatori. Questa sfida richiede una collaborazione tra tutte le istituzioni, affrontando in modo responsabile le problematiche ambientali che spesso affliggono queste aree.
San Ferdinando ha pagato il prezzo di politiche pubbliche non adeguate, comportamenti irresponsabili e speculazioni che hanno danneggiato il suo glorioso passato turistico e talvolta la sua reputazione pubblica. Sono diversi i fattori che causano danni all’ambiente, alla balneazione e all’esperienza dei turisti, ma ciò non deve scoraggiare gli sforzi e la determinazione di recuperare la bellezza della natura e la piacevolezza del soggiorno.
Fin da subito, l’amministrazione comunale si è attivata per promuovere pratiche virtuose basate sulla sensibilità ambientalista dei cittadini e sull’amore per il proprio territorio. I fallimenti del passato non devono essere un alibi né un motivo di rassegnazione. È compito della politica attuare iniziative concrete che guardino al futuro, puntando chiaramente agli obiettivi di rinascita economica e di recupero dei territori.
L’amministrazione comunale accoglie con grande soddisfazione la disponibilità della Regione Calabria e di Arpacal a collaborare in questo duro lavoro. “Non intendiamo fare accuse populiste che, seppur allettanti per l’opinione pubblica, non portano risultati concreti”, dichiara l’amministrazione comunale e continua “Siamo convinti che tutte le istituzioni debbano collaborare, ciascuna nel proprio ambito di competenza, per risolvere questa complessa problematica, e siamo felici che la volontà di impegno da parte di Arpacal e della Regione Calabria si sia concretizzata in un lavoro comune effettivo.”
Gli interventi di messa in sicurezza sul Mesima e sul Vena presto daranno i loro frutti, e la presenza della Regione Calabria e di Arpacal, che hanno garantito la loro partecipazione anche sotto un sole cocente, è un chiaro segnale dell’attenzione e della cura con cui sono state accolte le legittime richieste del territorio. La collaborazione tra le istituzioni deve essere continua e mirare alla riduzione costante dei danni fino alla risoluzione definitiva dei problemi.
L’amministrazione comunale esprime gratitudine a tutti coloro che si sono impegnati e continueranno in questa opera collettiva: dal presidente Occhiuto, che ha risposto prontamente alle richieste della comunità, al generale Errigo e al professor Iannone, rispettivamente commissario e direttore scientifico di Arpacal, all’ingegnere Siviglia del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria e infine al WWF Vibo per i progetti ambiziosi che stanno realizzando alla foce del Mesima. La vigilanza dovrà estendersi a numerosi fattori che destano preoccupazione, come reti idriche, stazioni di sollevamento, infrastrutture di collettamento, ciclo di depurazione, autobotti, autospurghi e sversamenti illegali.