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Tra campionato e candeline, il Cosenza prepara la sua festa

Tra campionato e candeline, il Cosenza prepara la sua festa

Innamorati persi. Di due colori: rosso e blù. Essere tifoso dei Lupi, è una scelta di vita, una testimonianza di “fede” pallonara, una dimostrazione di senso di appartenenza e una “vocazione” alla sofferenza. Perché, essere tifosi del Cosenza, significa essere “malati” e disposti a mettere a rischio fegato, cuore, famiglia, e soldi.

Il Cosenza, come recita uno dei tormentoni più conosciuti tra i gradoni del “Marulla”, è una malattia che non va più via. Sì. Una malattia. Perché, indipendentemente dalla categoria, della posizione di classifica, dal mister, dalla squadra, dalle condizioni climatiche, dai giorni feriali, festivi e “rossi”, dalla tv, il Cosenza, si segue e si ama. Senza se e senza ma.

Il giorno di San Valentino, i tifosi dei Lupi, accogliendo l’invio della società, si sono recati in massa allo Store di via Arabia e ai botteghini del “Marulla”, per partecipare all’iniziativa indetta dal patron Guarascio in vista del big match di venerdì sera, 23 febbraio, contro la Sampdoria di Andrea Pirlo.

Cosenza-Sampdoria, non è solo, la gara di cartello della 26esima giornata. E’, molto di più, è tanto di più. E’ compleanno dei Lupi: 110 anni di storia, di passione. Durante l’iniziativa, “inaugurata” proprio nella giornata degli innamorati, la società di via degli Stadi, ha messo in vendita 1100 biglietti tra Curva Sud, Curva Nord e Tribuna A.

Per invogliare il popolo rossoblù a partecipare in massa e dimostrare, qualora ce ne fosse bisogno, il suo viscerale amore per il Cosenza, con l’acquisto di un tagliando di curva o tribuna, si aveva diritto ad un biglietto omaggio. Sin dalle 9 di mercoledì mattina, tanto lo store, quanto i botteghini e i punti vendita autorizzati, sono stati, letteralmente, presi d’assalto. In poche ore, i biglietti messi in vendita, sono stati “polverizzati”. Ma, anche chi, non ha preso parte all’iniziativa, non ha voluto far mancare il suo contributo. Per il 23 sera, fischio d’inizio alle 20:30, la società ha coinvolto anche le scuole calcio della città e dell’hinterland e gli istituti scolastici.

Ma, prima di sfidare la Samp e “vendicare” la sconfitta dell’andata a Marassi, il Cosenza deve saltare l’ostacolo Lecco. I lombardi, impantanati nelle sabbie mobili della bassa classifica (ultimi con 20 punti e numeri impietosi tra gol fatti 26 e reti subite, 46, per l’esattezza, ndc), dopo l’allontanamento di Bonazzoli e l’ingaggio di Alfredo Aglietti, arrivano all’appuntamento con il Cosenza, con l’acqua alla gola. Per tutta la settimana, mister Caserta, ha invitato squadra e ambiente a non sottovalutare l’avversario. Nonostante la siderale distanza, in termini di punti, tra i Lupi e il Lecco, mister Caserta, ha parlato di scontro salvezza e ha chiesto ai suoi, come già successo a Cremona, a Modena e in casa con il Pisa, una prova di maturità caratteriale e di grande impegno fisico, mentale e tattico.

Contro i lombardi, oltre al lungodegente Andrea Meroni (continua il suo lavoro differenziato, in attesa di aggregarsi presto al gruppo, ndc), mancherà Manuela Marras, “fermato” dal giudice sportivo, dopo il rosso di Modena. Per il resto, i Lupi, rinvigoriti nella classifica e nel morale, puntato a strappare l’ennesimo risultato positivo, così da allungare la striscia di punti che, hanno permesso a Tutino ( 11 centri, 10 in campionato e sempre più leader, ndc) e soci, di allontanarsi dalle zone pericolose della graduatoria.

Per le delicatezza della sfida, Caserta tiene tutti sulla corda e, anche nell’allenamento di rifinitura, non ha svelato le sue intenzioni tattiche. Aldo Florenzi e Mirko Antonucci, si contendono il posto di Marras. Occhio anche a Francesco Forte, sempre in attesa di sbloccarsi e tornare a far “pace” con il gol. Ma, attenzione anche a Gigi Canotto che, finalmente, ha visto la sua personale partita contro sfortuna e infortuni e vuole dimostrare di esserci e di essere “affamato”. Come un lupo.

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