Scandalo degli stipendi “gonfiati” all’Azienda Ospedaliera: due sospensioni e indagini in corso. Due dipendenti, ritenuti beneficiari di somme non dovute, sono stati giudicati e sospesi dalla Commissione disciplinare aziendale, presieduta da Gianfranco Scarpelli. Questo caso è stato portato all’attenzione della Commissione dal manager Vitaliano de Salazar, che ha scoperto che almeno sei dipendenti ricevevano emolumenti superiori a quelli che spettavano loro.
I due dipendenti, assistiti dall’avvocato Francesco Clausi, hanno ricevuto la sanzione della sospensione dal servizio e dallo stipendio per tre e due mesi rispettivamente. Inoltre, hanno avviato un accordo con l’Azienda per restituire gradualmente le somme indebitamente percepite. Al momento, le posizioni delle altre quattro persone coinvolte nella vicenda sono ancora da definire e sono soggette a procedimento disciplinare. Tanto il manager Vitaliano De Salazar quanto il commissario regionale alla Sanità Roberto Occhiuto si sono dimostrati inflessibili nella necessità di adottare misure sanzionatorie.
Frattanto la procura bruzia, guidata da Mario Spagnuolo, ha avviato un’indagine sul caso e ha inviato gli investigatori della Guardia di Finanza presso gli uffici dell’Azienda Ospedaliera. I militari, guidati dal colonnello Giuseppe Dell’Anna, hanno acquisito tutti i fascicoli personali dei dipendenti coinvolti, nonché una serie di supporti informatici. Durante l’indagine è stato scoperto il modo in cui è stata effettuata l’accesso al sistema contabile interno, che ha portato agli stipendi gonfiati. Sull’inchiesta vigono rigidi segreti istruttori. Questo caso coinvolge anche un consigliere comunale bruzio, a cui è stato ufficialmente notificato l’atto di contestazione, ed è al centro dell’attenzione sia della magistratura che della Commissione disciplinare.