“Negli ultimi anni si è sempre più acuita la sfiducia dei cittadini nelle Istituzioni democratiche e nella politica dovuta in gran parte al senso di precarietà e di insicurezza generata dall’arretramento dei diritti e dalla mancanza di servizi che la Pandemia ovviamente ha peggiorato”. Lo scrive in una nota Sandro Scalercio del coordinamento “PRIMAVERA della CALABRIA”
“Le inefficienze sanitarie, il fenomeno dei working poors riconducibile alla precarizzazione del rapporto di lavoro, una burocrazia amministrativa che tarpa le ali ad ogni qualsivoglia buona volontà, affiancate ad una politica autoreferenziale lontana dai bisogni della gente e del territorio, che nei suoi rappresentanti si occupa di distribuire prebende, di favorire i soliti noti, di fare clientela e aumentare i propri emolumenti in tempi di mancanza di risorse, hanno generato rabbia, insoddisfazione e rancore nei confronti dei nostri “rappresentanti” istituzionali. Questo – aggiunge Scalercio – sappiamo bene che ha dato la stura a fenomeni populisti basati sul livore e sull’odio piuttosto che su di una nuova consapevolezza e maggiore responsabilizzazione dei cittadini rispetto alla loro partecipazione attiva alla vita politica del Paese mediante una cooperazione solidale che spingesse gli organi politici a riprendere il percorso indicato dalla nostra costituzione.
“Chiaro che, per tornare alla nostra Città Bruzia, ci si aspettava dalla nuova amministrazione, tra l’altro di sinistra, un operare per recuperare la fiducia perduta cambiando indirizzo, certo, sul modo di amministrare la Città rispetto alla passata amministrazione, ma anche evitare nei fatti il ripetersi di quella cattiva abitudine della distribuzione d’incarichi ai soliti nomi invece di dare spazio a nuove figure, di allargare lo spazio delle opportunità a chi in questi anni si è speso, per esempio nella cittadinanza attiva sviluppando conoscenza del territorio e competenze. A poco può servire come effimera giustificazione la gratuità dei predetti incarichi come se questo evitasse di poter volendo esercitare un potere. Già ci saremmo aspettati una giunta costruita in tal senso eppure si è voluto dare appigli a chi in Città pensa che si cambia per non cambiare nulla” – conclude.