Giunto alla sua VII edizione, Women Value Company – riconoscimento nato dalla collaborazione di Fondazione Marisa Bellisario e Intesa Sanpaolo – sin dalla sua nascita ha costituito un punto di riferimento per le tante piccole e medie imprese del nostro Paese, sia pubbliche che private, che hanno avuto la lungimiranza di aprirsi a un futuro di eccellenza con politiche d’inclusione, di valorizzazione del talento delle donne, di welfare aziendale e di parità di genere nel lavoro.
Sono state ben 1.120 le candidature complessive di questa VII edizione, record assoluto da quando è stato istituito il premio. Un riconoscimento che negli anni ha assunto una rilevanza mediatica e di prestigio crescenti in virtù di una sempre maggiore sensibilizzazione sociale verso tematiche inerenti alle strategie imprenditoriali più attente in tema di parità di genere, così come di valorizzazione dei percorsi di carriera femminili e di welfare aziendale.
Dal 2017 sono state oltre 5 mila le aziende che vi hanno partecipato – 700 le finaliste e 14 le Mele d’Oro assegnate – mettendo a fattor comune le rispettive esperienze sul campo tese a promuovere la professionalità femminile e a investire su tematiche di grande valore prospettico quali gender equality, welfare aziendale, politiche flessibili di organizzazione del lavoro, servizi in grado di facilitare il rapporto famiglia/lavoro, politiche retributive di merito non discriminatorie e che determinino un’allargata cultura della diversità di genere tesa a superare il gender gap. Tra le finaliste 13 aziende del sud Italia, di cui 2 quelle calabresi. A dar voce alla città di Cosenza proprio l’azienda Capitano.
“Innanzitutto vogliamo ringraziare la nostra filiale imprese di Cosenza che da anni ci sostiene e con cui collaboriamo sempre con più soddisfazione. Non ci aspettavamo questo riconoscimento, perché a volte noi imprenditori del Sud ci sentiamo piccoli anche quando piccoli non siamo, sicuramente lontani dai riflettori nazionali, abituati solo a lavorare navigando quotidianamente in mezzo a tante difficoltà e tanti limiti, geografici e non…” dice Nunzia Capitano.
“La nostra è un’azienda che opera nel settore dell’abbigliamento e che nasce con una gestione familiare, da nostro padre, che già veniva da una famiglia di commercianti, gli ambulanti di una volta, e che aveva un grande sogno: diventare una catena di family store partendo dalla nostra città, Cosenza. Attualmente abbiamo 8 negozi in Calabria e apriremo il nono entro fine anno.
Con orgoglio possiamo dire che negli ultimi tempi abbiamo intrapreso un percorso virtuoso, fatto di aiuti concreti per garantire ai collaboratori un equilibrio fra famiglia e lavoro, vita privata e carriera, perché proviamo sempre ad andare incontro ai bisogni e alle esigenze dei lavoratori”, continua.
“Questo riconoscimento ci rende particolarmente felici, perché la nostra davvero è un’azienda in rosa, anzi, in magenta, che poi è anche il colore del nostro marchio. Il 90% dei nostri dipendenti sono donne, di cui il 70% mamme, e in più del 50% dei casi la collaboratrice è diventata mamma durante il rapporto di lavoro, che è uno degli aspetti di cui andiamo più fieri.
Più del 70% delle posizioni manageriali o apicali è al femminile. D’altronde, anche la compagine societaria è per la quasi totalità al femminile (noi tre sorelle Capitano più una “quota azzurra”). Possiamo vantare anche l’assenza totale di pregiudizi nei confronti di diverse etnie, religioni o orientamenti sessuali all’interno dell’azienda, oltre che di gender gap.
Infine, possiamo affermare con orgoglio che più l’azienda cresce, più crescono i lavoratori con noi, così come pure tutto il capitale umano della grande famiglia Capitano”.
Progetti per il futuro?
“Il nostro obiettivo per il 2024 è quello di estendere il piano sanitario a tutti i nostri collaboratori… E poi c’è in mente un progetto più ambizioso: creare un nido aziendale”.