CATANZARO – «Ogni promessa è debito (non elettorale). Gli interventi previsti dalla Regione contro l’insabbiamento del Porto di Cariati proseguono senza sosta».
Lo dice in una nota il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì.
«Nei mesi scorsi – spiega –, il dipartimento regionale all’Ambiente ha dato la disponibile ad affiancare il Comune nella soluzione tecnica del problema, tenendo anche conto delle attività in corso nelle aree adiacenti nell’ambito del progetto di difesa costiera».
LE AZIONI IN ATTO
«Attraverso il Rup – continua il presidente –, sono stati interessati dell’intervento i tecnici incaricati della caratterizzazione dei sedimenti, provenienti dalle trappole del molo, e l’Università della Calabria – dipartimento DiBest incaricato dalla ditta aggiudicatrice della gara – per il parere competente del dipartimento regionale, necessario alla firma del contratto di appalto».
«Per quanto riguarda la caratterizzazione – prosegue Spirlì –, sono già state effettuate le analisi in campo e sono in corso, presso un laboratorio idoneo, le elaborazioni e, in particolare, l’analisi tossicologica, che richiede un periodo di coltura non immediato. I tecnici individuati dall’Università stanno invece effettuando il rilievo».
LA TEMPISTICA
«La procedura, normata dal decreto ministeriale 173/2016, per l’avvio dell’attività di drenaggio del porto, associata al riutilizzo per ripascimento costiero – precisa Spirlì –, è molto complessa. Pertanto, i lavori non potranno iniziare prima dei risultati delle analisi, specie di quelle tossicologiche, dell’iter burocratico per l’approvazione dei risultati, della stipula del contratto e delle relative autorizzazioni della Capitaneria di porto».
«SARÀ UN PORTO SICURO»
«L’impegno che ho preso con il sindaco di Cariati, Filomena Greco, e con una rappresentanza di pescatori e di amministratori della città – conclude il presidente –, sarà dunque onorato nel più breve tempo possibile. Il mio obiettivo è consentire alla marineria cariatese di poter riprendere il mare in tranquillità e di tornare in un porto sicuro. Lavoro affinché tutto possa avvenire nel più breve tempo possibile e di certo prima di portare a termine il mandato di presidente della Regione».