Bari e Cosenza assecondano lo spirito natalizio e si dividono la posta in palio.
Il risultato scaturito dal campo rispecchia tutto sommato quanto visto nel corso dell’incontro: nel primo tempo il Cosenza ha provato a gestire palla e partita ma è stato il Bari – giocando essenzialmente in contropiede e approfittando di qualche leggerezza della difesa rossoblù – ad avere le occasioni migliori per passare in vantaggio; nella ripresa sono stati invece i Lupi a non concretizzare diverse buone occasioni per segnare. Entrambe le squadre non stanno attraversando un momento positivo e – pur provando reciprocamente a superarsi – hanno evidenziato i loro limiti attuali e la conseguente poca serenità nella gestione dell’incontro. Alla fine il pari non fa pienamente felice nessuno ma consente ai due tecnici in difficoltà di respirare, provando a riportare fiducia nei propri gruppi squadra.
SCHIERAMENTI DI PARTENZA
Marino conferma il consueto 4-3-3 con Edjouma e Sibili in campo al posto di Koutsoupias – indisponibile – e Aramu. Caserta conferma il 3-5-2 varato nella partita precedente con l’unica variazione di Prazselik per Voca.
PRIMO TEMPO: IL COSENZA FA POSSESSO STERILE, BENALI PRENDE IL PALO
Parte bene il Cosenza con Praszelik che al 5’, su punizione, chiama Brenno alla deviazione in angolo. Sul corner susseguente, al 6’, furioso batti e ribatti nell’area barese con conclusione finale di Rispoli che finisce alta sulla traversa. Al 9’ si fanno vedere in avanti i padroni di casa: su un calcio di punizione dal lato corto di destra dell’area di rigore Micai esce a vuoto e Di Cesare – libero dalla parte opposta – manda la palla a lato. Al 16’ Nasti trova Achik in profondità con Micai che devia in tuffo il tiro del giocatore di casa. Al 23’, su una respinta della difesa ospite, Benali prende palla, tira da fuori area e colpisce il palo. Al 27’ Tutino – in piena area di rigore – viene colpito al viso da Ricci ma né l’arbitro né il VAR reputano punibile l’intervento del difensore biancorosso. Al 38’ Nasti conclude di testa chiamando Micai ad un’altra difficile parata in tuffo. Al 43’ Tutino riceve palla in area barese e tira verso la porta con Brenno che para, agevolato da Rispoli – peraltro in fuorigioco – che smorza involontariamente la conclusione. Nel secondo minuto di recupero Sibili tira da fuori ma Micai para senza problemi e su questa azione si chiude il primo tempo.
SECONDO TEMPO: LUPI INTRAPRENDENTI MA POCO CONCRETI, ROSSO A PRAZSELIK NEL FINALE
Ad inizio del secondo tempo i padroni di casa sembrano più aggressivi ma, dopo qualche minuto di assestamento, è il Cosenza a farsi vedere dalle parti di Brenno: al 52’, infatti, Mazzocchi conclude dal limite e il portiere biancorosso è costretto mettere la palla in corner. Al 54’ ancora Mazzocchi gira di prima intenzione un cross dalla destra di Rispoli: il tiro dell’attaccante dei Lupi supera di pochissimo la traversa. Al 63’ Cimino – subentrato da poco a Rispoli – mette un bel pallone in mezzo dalla destra: il colpo di testa di Mazzocchi esce di pochissimo a lato per una deviazione decisiva di un difensore pugliese. Dal calcio d’angolo conseguente, Calò serve Fontanarosa che di testa anticipa tutti sfiorando il palo alla destra di Brenno. Al 67’ si rivedono in avanti i galletti con un tiro piuttosto debole e centrale di Maita da fuori area che Micai blocca senza problemi. La partita sembra avviata a concludersi senza ulteriori sussulti – fra i cambi in serie dei due allenatori – quando Mazzocchi, all’89’, recupera palla sulla trequarti e prova a superare Brenno con un tiro a giro, sfiorando il palo alla sinistra del portiere di casa. Nel primo dei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara, Vicari rischia di trovare il jolly, superando la traversa con un colpo di testa su azione di calcio d’angolo. Infine, nell’ultimo minuto di recupero, Praszelik spende con lucidità il secondo giallo per fermare Dorval – che aveva saltato Martino – ed evitare potenziali beffe finali.
AVANTI A PICCOLI PASSI
Il Cosenza continua la sua convalescenza e ottiene un pareggio – tutto sommato giusto e meritato – in Puglia. La squadra è ben lontana dall’essere guarita dai suoi mali ma, almeno, continua a mostrare segnali incoraggianti sotto il profilo fisico – senza crolli repentini nei secondi tempi – mentre dal punto di vista mentale in alcuni momenti – specialmente nel primo tempo – c’è stato qualche passaggio a vuoto che ha rischiato di compromettere una prestazione tutto sommato positiva. Soprattutto nella ripresa, quando si è tornati a giocare palla a terra e con maggiore dinamismo – determinante in questo senso l’ingresso in campo di Calò -, i Lupi sono riusciti a rendersi pericolosi, non concretizzando le opportunità create. Contro il Como sarà importante sfruttare questa fiducia ritrovata per dare continuità ai risultati, chiudere al meglio – magari tornando alla vittoria – il 2023 e il girone d’andata, in attesa che arrivino dal mercato di gennaio quei necessari correttivi – tecnici e temperamentali – per sfruttare a pieno le potenzialità dell’organico, fare il tanto agognato salto di qualità e tornare a mostrare quanto di buono visto ad inizio campionato. Il Bari, dal canto suo, è forse – rispetto ai calabresi – ancora più indietro nel suo percorso di rinascita, visto che ha usufruito di occasioni da rete dovute essenzialmente a svarioni difensivi dell’avversario piuttosto che a proprie trame o iniziative gioco. Decisamente insufficiente, infine, la direzione di gara del signor Gualtieri che in diverse occasioni ha consentito ai galletti – specie nella ripresa – il ricorso continuo al fallo tattico per stroncare le iniziative degli ospiti, ammonendo troppo poco e troppo tardi i giocatori di casa. Ineccepibile il secondo giallo e la conseguente espulsione di Praszelik mentre sulla prima ammonizione era stato il giocatore polacco del Cosenza a subire fallo.
BARI (4-3-3): Brenno; Dorval, Di Cesare (46′ Zuzek), Vicari, Ricci; Edjouma (83′ Acampora), Benali, Maita (76′ Bellomo); Achik (75′ Aramu), Nasti (84′ Menez), Sibilli.
A disposizione: Pissardo, Pucino, Matino, Morachioli, Faggi, Ahmethaj, Frabotta.
ALLENATORE Marino.
COSENZA (3-5-2): Micai; Meroni, Venturi, Fontanarosa (74′ Sgarbi); Rispoli (56′ Cimino), Zuccon (56′ Calò), Praszelik, Florenzi (46′ Voca), Martino; Mazzocchi, Tutino (84′ Crespi).
A disposizione: Marson, Forte, D’Orazio, Viviani, Arioli, Zilli, La Vardera.
ALLENATORE Caserta.
ARBITRO: Gualtieri di Asti.
ASSISTENTI: Pagliardini di Arezzo e D’Ascanio di Ancona.
IV UFFICIALE DI GARA: Di Cicco di Lanciano.
VAR: Aureliano di Bologna.
ASSISTENTE VAR: Santoro di Messina.
NOTE: Spettatori: 17.646 di cui 1.290 ospiti. Ammoniti: Di Cesare (B), Ricci (B), Benali (B), Florenzi (C), Achik (B), Nasti (B), Cimino (C), Sibili (B), Praszelik (C). Espulso: Praszelik (C)
Angoli: 7-7. Recupero: 2′ pt, 3′ st. Possesso Palla: Bari 55 %, Cosenza 45 %