di Mario Campanella
Da diversi mesi un’impresa calabrese impegnata nei lavori di costruzione del megalotto di Trebisacce per la 106 è vittima di attentati e intimidazioni mafiose.
Finora queste intimidazioni hanno causato 300 mila euro di danni all’impresa.
Il caso è stato anche sollevato dalla vice presidente della commissione di garanzia del Pd, Emanuela Mundo.
Il Prefetto di Cosenza è già intervenuta con un presidio del territorio ma è fondamentale che si attivi la direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal Procuratore Gratteri.
Lo Jonio è l’area più importante della Calabria ed è priva del Tribunale e della procura.
È ora che lo Stato faccia sentire la sua presenza e si stringa intorno all’impresa Laino, per ribadire una sovranità oggi in discussione.