La Benemerita fa festa. Sono passati ben 210 anni da quel 13 luglio 1814, quando, a Torino, le Regie Patenti istituirono il Corpo dei Carabinieri Reali. 210 anni di storia gloriosa dell’Arma dei Carabinieri. 210 anni di storia fatta da donne e da uomini di cui, nei festeggiamenti di oggi, sono stati messi in evidenza le competenze e le peculiarità, nonché i compiti di difesa e di pubblica sicurezza che essi svolgono in tutto il Paese.
Naturalmente, la scelta del 5 giugno ha un significato ben preciso: in questo giorno del 1920, la bandiera dell’Arma fu insignita della prima medaglia d’oro al Valor Militare per la partecipazione dei Carabinieri alla Prima guerra mondiale.
La cerimonia, a cui hanno partecipato tutte le massime autorità civili, militari e religiose della provincia, «rappresenta l’occasione per rinnovare l’impegno dell’Arma e suggellare la sua vicinanza ai cittadini al fine di salvaguardare la pubblica incolumità».
E proprio prima degli onori finali, il comandante provinciale, Agatino Spoto, e le più alte cariche Istituzionali presenti, hanno conferito ai militari distintisi in alcune delle tante attività di Polizia Giudiziaria e nelle meritorie azioni di soccorso alla popolazione, le tradizionali ricompense, quale giusto riconoscimento per lo straordinario impegno, la dedizione e il personale sacrificio evidenziati da alcuni militari in delicate e pericolose circostanze.
Encomi ed onoreficenze
Al Luogotenente Salvatore Spinelli la medaglia di bronzo al merito civile «che con eccezionale abnegazione, elevato senso del dovere ed esemplare altruismo, libero dal servizio, ha soccorso cinque persone incastrate in un’auto per lo smottamento di una montagna».
Attestato di Pubblica Benemerenza all’appuntato scelto qualifica speciale Antonio Aprile «che, esempio di coraggio e solidarietà, ha soccorso e messo in salvo durante un incendio divampato in una palazzina, un’anziana donna ed un uomo».
Encomio Solenne al Tenente Colonnello Dario Pini, comandante del Reparto Operativo Carabinieri di Cosenza, al luogotenente Stefano Bruno Rachiele, al maresciallo capo Cristiano Cesareo, al maresciallo capo Mario Petrachi, al maresciallo Johann Pace, al brigadiere Mario Macrì, al vice brigadiere Carmine Cascone, al vice brigadiere Giuseppe Galasso, all’appuntato scelto qualifica speciale Gianfrancesco Perrone «che con elevatissima professionalità, esemplare senso del dovere e spiccato acume investigativo hanno fornito un determinante contributo ad una complessa indagine che ha portato all’arresto di 48 persone e al sequestro di denaro e beni per oltre cinque milioni di euro, esaltando così l’immagine e il prestigio dell’istituzione».
Encomio semplice al maggiore Giovanni Piscopo e al luogotenente Raffaele Letizia, comandante e addetto del nucleo investigativo Carabinieri di Cosenza «per l’elevata professionalità, esemplare senso del dovere e spiccato acume investigativo che ha portato alla cattura e arresto di un latitante condannato all’ergastolo».
Encomio semplice al luogotenente Massimo Palazzo, al luogotenente Ettore Caputo, al maresciallo capo Antonio Carriero, al brigadiere capo qualifica speciale Francesco Mazzuca, al vice brigadiere Giacomo Pinello, all’appuntato scelto qualifica speciale Ottaviano Carnevale, all’appuntato scelto qualifica speciale Alfonso Viscardi, all’appuntato scelto qualifica speciale Nicola Rocco Aliano «che per elevata professionalità, spiccato senso del dovere e non comune intuito investigativo hanno fornito determinante contributo a delicate indagini che hanno consentito di individuare i responsabili di un omicidio, esaltando l’immagine e il prestigio dell’istituzione».
Encomio semplice al luogotenente Alessandro Lato che «per alto senso del dovere, elevata professionalità e spiccate capacità investigative ha dato un determinante contributo a un’indagine che ha portato all’arresto di 29 persone e al sequestro di beni mobili e immobili per un valore di 72 milioni di euro».
Compiacimento al brigadiere Gian Marco Contenti e al carabiniere scelto Domenico Campanile «per la professionalità e la determinazione nell’aver prestato soccorso ad un uomo che seduto sul guardrail di un viadotto minacciava di lanciarsi nel vuoto».