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“La sede naturale di Reset è il Tribunale di Cosenza”

Cosa impedisce, veramente, la celebrazione del processo 3804/17 nel Palazzo di Giustizia di Cosenza”, è questo il tema della conferenza stampa della Camera Penale di Cosenza organizzata per domani, venerdì 15 novembre, alle 14.50, nella Biblioteca “Arnoni” del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, con lo scopo di rendere noto lo “stato delle cose” e per coinvolgere tutte le istituzioni.

“È stato scritto, in questi giorni – si legge in una nota diramata dalla Camera Penale – della protesta attuata dall’Avvocatura di Cosenza a seguito del provvedimento dello scorso 4 novembre, con cui l’Ufficio di Presidenza della Corte di Appello di Catanzaro ha disposto la celebrazione del processo 3804/17 RGNR DDA CZ in una sede diversa, l’aula bunker di Castrovillari, da quella naturale, il Palazzo di giustizia di Cosenza.

È stato scritto, anche, del recente comportamento tenuto dalla Presidente della Corte di Appello di Catanzaro – continua il documento – che ha ricevuto la ferma protesta della Camera penale di Cosenza per avere annullato, senza comunicarne le ragioni e senza indicazione di altra data, l’incontro istituzionale con l’avvocatura territoriale e regionale, il Coa di Cosenza, la Camera Penale di Cosenza, il Coa di Catanzaro e il Coordinamento delle Camere penali calabresi, benché organizzato, proprio, per la discussione nel merito del trasferimento del processo 3804/17 nella sua sede naturale, il Palazzo di giustizia di Cosenza.

Ed è stato scritto della verità comunicata dalla presidente dellaCorte di Assise di Cosenza nella nota trasmessaci, sempre ieri, in cui è stato confermato tutto quanto sostenuto dall’avvocatura di Cosenza nella richiesta di trasferimento del processo 3804/17 nella sua sede naturale, il Tribunale di Cosenza. La presidente, nello specifico – conclude la nota della Camera Penale di Cosenza – ha testualmente evidenziato che ‘il Tribunale di Cosenza gode di aule di dimensioni e caratteristiche tali da consentire di evitare le trasferte dispendiose, presso le quali, in passato, sono stati celebrati maxiprocessi come Missing, Tela del ragno, e ancor prima, Twister e Tamburo, tutti con un consistente numero di imputati, peraltro presenti in aula in epoche in cui le videoconferenze erano desuete o residuali. È giocoforza che la implementazione delle attrezzature già presenti nelle aule è meno dispendiosa rispetto alle trasferte che i collegi penali, le Corti di Assise e tutte le parti processuali sono costrette ad effettuare’”.

In calce alla nota, è specificato anche che oltre agli organi di stampa, sono stati invitati a partecipare la presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Ornella Nucci,  il primo cittadino di Cosenza, l’avvocato penalista Franz Caruso, la presidente della Corte di Appello di Catanzaro, la presidente del Tribunale di Cosenza, la presidente della Sezione Penale del Tribunale di Cosenza, la presidente della Corte di Assise di Cosenza, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il coordinatore delle camere penali calabresi.

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