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La Cattedrale di Cosenza diventerà Basilica: al via le celebrazioni degli 800 anni

Presentato stamattina nel Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile, alla presenza dell’Arcivescovo Monsignor Francesco Nolè, del sindaco Franz Caruso, del Rettore della Cattedrale don Luca Perri, del Direttore Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali Don Enzo Gabrieli e Antonella Salatino, presidente dell’associazione 8centoCosenza, il calendario degli eventi che si svolgeranno in occasione dell’VIII centenario della consacrazione della Cattedrale.

Un anno di festeggiamenti e celebrazioni

Un anno di festeggiamenti e celebrazioni che si concluderà il 12 febbraio 2023 a partire dal 29 gennaio, alle 20.30, con una Veglia di preghiera. Domenica 30 si proclamerà l’avvio all’Anno Giubilare con l’apertura della Porta Santa e la celebrazione eucaristica presieduta dal Nunzio apostolico in Italia S.E. Rev.ma Monsignor Emil Paul Tscherrig, con inizio alle ore 18.00 Saranno presenti le autorità, i sacerdoti ed una rappresentanza dei fedeli delle parrocchie. Il Giubileo della Cattedrale di Cosenza si concluderà il 12 febbraio 2023. L’anno di festeggiamenti sarà caratterizzato da numerose iniziative religiose, culturali, musicali, memoriali che porranno al centro dell’attenzione la Chiesa Madre dell’intera Arcidiocesi, simbolo religioso, storico e culturale della Città di Cosenza.

“E’ un evento storico per la città di Cosenza che unisce non solo la realtà ecclesiale ma anche la città laica e rappresenta un segnale importante per la comunità del centro storico, da anni abbandonata. Ringrazio tutti coloro che hanno messo in campo ogni energia affinché le celebrazioni riescano nel migliore dei modi per restituire la centralità culturale alla cattedrale ma anche all’intero centro storico di Cosenza. Un’opportunità che è capitata a noi e che vogliamo portare avanti in sinergia con tutte le autorità culturali, civili, politiche ed ecclesiali della Provincia di Cosenza” – dichiara Monsignor Nolè.

La Cattedrale diventerà Basilica minore

“Il 30 gennaio sarà a Cosenza il Nunzio apostolico in Italia che aprirà, insieme al nostro Arcivescovo, la porta Santa Procida – ha anticipato Don Luca Perri -. La mattina, alle 9,30, nel salone degli Stemmi, sarà emesso un francobollo commemorativo dell’ottavo centenario della Cattedrale. Un avvenimento del quale dobbiamo essere fieri, atteso che quest’anno al Sud sono state solo due le emissioni che hanno riguardato Cosenza e Procida. Da qui si apriranno una serie di attività pastorali che riguarderanno i diversi settori della vita diocesana e che avranno un loro importante momento il prossimo 25 giugno quando alla presenza del Legato pontificio, colui che rappresenta il Papa in persona, la Cattedrale diventerà anche Basilica minore, dono di riconoscenza per la storicità del monumento e il suo valore religioso”.

“La Cattedrale affianca la comunità ecclesiale alla comunità laica e rappresenta 800 anni di sinergia, sancita da un evento che mise insieme all’epoca l’Arcivescovo Luca Campano e Federico II. Rappresenta anche una città che deve ripartire dopo la pandemia e l’evento sarà l’occasione per dire che Cosenza non ha paura” – chiosa Don Enzo Gabrieli.

“La collocazione della Cattedrale nel cuore della città antica è lo stimolo che conduce ad una rinnovata storia europea e le celebrazioni permetteranno alla città di ridare luce e vitalità al centro Storico e ad uno dei suoi più belli luoghi simbolo – aggiunge il sindaco Franz Caruso.

L’ associazione 8cento Cosenza – dichiara la presidente Antonella Salatino – nasce con la volontà di fare da coordinare e rendere organica la programmazione delle iniziative culturali e celebrative promuovendo azioni di coinvolgimento e animazione di tutte le fasce di cosentine e cosentini, residenti e temporanei.  Obiettivo dell’associazione, condiviso e sostenuto dall’Arcidiocesi in una apposita convenzione, è fare degli 800 anni una festa per tutta la città e per ogni suo cittadino, nel riconoscimento del ruolo fondativo e di riferimento culturale che la Chiesa Madre riveste. A questo si aggiunge la consapevolezza delle celebrazioni come occasione per rinnovare attenzione vera verso il centro storico, come cuore pulsante di tutta la città.

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