venerdì, Novembre 22, 2024
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Italia quasi tutta zona gialla, già scattato l’allarme assembramenti

Italia quasi tutta zona gialla, già scattato l’allarme assembramenti.

Da oggi quasi tutta Italia è ormai di nuovo in zona gialla: sono solo cinque le regioni ancora in zona arancione. Ma è già scattato l’allarme assembramenti. Sono infatti circolate immagini nel weekend che mostrano tante persone in strada in diverse città, da Milano a Bologna fino a Roma. Il lockdown più efficace sarebbe quello duro, lungo ed impietoso, ma impossibile da attuare, anche perché ci sono seri rischi di ribellione sociale.

“Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane”, ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Anche il coordinatore del Cts Agostino Miozzo sottolinea che  il ritorno in area gialla “non significa normalità”, è necessario non abbassare la guardia, perché c’è il rischio “assolutamente reale che la curva schizzi rapidamente verso numeri difficilmente gestibili”.

Questo significa che si dovranno mantenere tutte le principali regole anti Covid, oltre al coprifuoco, il divieto di spostamenti notturni, che resta in vigore dalle 22 alle 5. La mascherina è ancora obbligatoria ovunque, sia all’aperto sia al chiuso e sono sempre vietati gli assembramenti. L’unica deroga è permessa mentre si fa sport. Non sarà ancora possibile poi muoversi da una Regione all’altra, almeno fino al prossimo 15 febbraio. Ma non è detto che questa limitazione non venga estesa oltre questa data. Naturalmente è sempre permesso spostarsi per motivi di necessità, salute o lavoro, o per raggiungere le seconde case. Tra i motivi di necessità non rientra la visita agli anziani fuori Regione, se sono autosufficienti e in salute. Vediamo cosa è possibile fare e cosa è ancora vietato in zona gialla.

Visite a parenti e amici

Le visite in casa di parenti e amici, all’interno della stessa Regione o Provincia autonoma, sono consentite una sola volta al giorno, ma si può andare massimo in due e con figli minori di 14 anni al seguito, o con soggetti fragili e non autosufficienti. Si deve sempre rincasare prima che scatti l’ora del coprifuoco alle 22.

Ristoranti

Il primo allentamento delle misure anti Covid che differenzia la zona gialla dalla zona arancione è l’apertura dei ristoranti e dei bar: da oggi nelle Regioni colorate di giallo è possibile consumare al tavolo, ma solo fino alle 18. Consentiti servizio a domicilio e asporto fino a quando non scatta il coprifuoco alle 22. Dopo le 18 è possibile prendere da mangiare o da bere, ma non è consentito né consumare all’interno né nelle immediate vicinanze, per esempio davanti all’ingresso del locale. Per quanto riguarda gli esercenti che svolgono come attività principale quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande scatta dopo le 18 il divieto di asporto. Non ci sono restrizioni invece per il delivery.

Negozi

Riaprono tutti i negozi, dal lunedì al venerdì. Nei festivi e prefestivi restano le limitazioni che erano in vigore fino a oggi nei centri commerciali, dove restano aperti solo tabacchi, edicole, farmacie e negozi che vendono generi alimentari. All’interno dei locali sono ancora vietati gli assembramenti. Nei negozi più piccoli, meno di 40mq si entra uno alla volta.

Sport

Restano chiuse ancora palestre, piscine, centri benessere e centri termali, tranne che per attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni o eventi riconosciuti di rilevanza nazionale dal CONI o dal CIP. Consentito frequentare i centri sportivi all’aperto. È possibile andare in bici e fare attività motoria, sempre mantenendo i 2 metri di distanza dalle altre persone. Permessa da oggi la caccia, all’interno della propria Regione o Provincia autonoma.

Musei

Aprono anche i musei e le mostre, ma solo da lunedì al venerdì. Nei giorni festivi invece resteranno chiusi. I visitatori sono obbligati a indossare la mascherina, e dovranno essere organizzati ingressi contingentati.

 

 

 

 

 

 

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