Anche una modesta Juve Stabia riesce a prendere un punto al Marulla
Si allunga la serie di partite senza vittorie dei Lupi – l’ultima affermazione risale al 15 settembre contro la Sampdoria – che vengono bloccati sul pareggio da una Juve Stabia tutt’altro che trascendentale: i campani, pur vantando una classifica invidiabile, si limitano a giocare di rimessa in maniera ordinata e compatta, senza essere però capaci di approfittare del vantaggio regalato loro da una topica di Kouan nel primo tempo e di circa mezzora di superiorità numerica nel finale di partita. I rossoblù, pur giocando una partita volitiva, hanno ancora una volta evidenziato tutti i loro limiti quando devono attaccare squadre chiuse, faticando a concludere efficacemente verso la porta o peccando nell’ultimo passaggio.
UNDICI DI PARTENZA
Alvini decide di mettersi a specchio con l’avversario, varando un 3-4-2-1 in cui – a differenza dell’incontro con il Cittadella – Zilli, Ricciardi e Dalle Mura prendono il posto di Mazzocchi, Charlys e dello squalificato Venturi mentre Fumagalli e Ciervo si sistemano in posizione più centrale a supporto della prima punta. Pagliuca conferma il modulo consueto inserendo – rispetto alla formazione schierata nel turno precedente – Candellone e Ruggero per Piscopo e per l’indisponibile Varnier.
PRIMO TEMPO: BOTTA E RISPOSTA MAISTRO-RICCIARDI
Inizio partita con le due squadre che si affrontano a centrocampo senza trovare sbocchi. Al 6’ Ruggero entra violentemente e in ritardo su Fumagalli: l’intervento sarebbe probabilmente da valutare in maniera approfondita al VAR ma il direttore di gara si limita ad ammonire il centrale ospite, nonostante le veementi proteste della panchina rossoblù che costano il giallo a D’Orazio. All’8’ Ricciardi riceve da Kouan, controlla di petto ma calcia debolmente fra le braccia del portiere stabiese. Il Cosenza sembra salire con l’intensità e con il giro palla ma al 16’ sono gli ospiti a passare inaspettatamente in vantaggio. Kouan – sulla propria trequarti – effettua un retropassaggio avventato che prende Florenzi in controtempo e diventa un passaggio per Adorante, rapidissimo a servire in profondità Maistro: dribbling secco sul tentativo in scivolata di Dalle Mura e sinistro violento che batte Micai da pochi passi. I padroni di casa accusano il colpo per una decina di minuti ma i gialloblù ospiti non affondano il colpo e si limitano ad amministrare il gioco. Al 25’, sugli sviluppi di un corner, Fumagalli crossa dalla sinistra, Caporale prolunga di testa sul secondo palo dove l’accorrente Ricciardi non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Al 35’ bella azione manovrata dei Lupi con Ciervo che converge partendo da sinistra, triangola con Zilli e serve Kouan il cui tiro centrale – da ottima posizione, nel cuore dell’area di rigore – viene parato agevolmente da Thiam. Il Cosenza continua a premere e raggiunge il pareggio al 39’: lancio lungo di Ricci per Ricciardi che salta il portiere avversario con il primo controllo, si allarga e conclude in rete nonostante l’intervento con la mano da parte di un difensore. Al 44’ padroni di casa vicini al raddoppio: cross di Ricci dalla sinistra, la palla si impenna per una deviazione maldestra di Thiam e Ricciardi – in rovesciata – manda la palla oltre la traversa. La prima frazione termina dopo tre minuti di recupero senza altre azioni degne di nota.
SECONDO TEMPO: MICAI SALVA LA SUA PORTA IN AVVIO, IL COSENZA SPRECA, ROSSO PER HRISTOV
Grande occasione in avvio per le Vespe con Folino che – al 48’ – colpisce di testa a colpo sicuro da due passi e Micai che devia portentosamente in calcio d’angolo. Passata la paura i padroni di casa – seppure a fatica – riprendono a macinare gioco alla ricerca del vantaggio con gli ospiti che si difendono ordinatamente. Al 58’ Ciervo – sulla destra – supera due avversari in velocità, entra in area ma conclude addosso al portiere campano. Al 63’ Strizzolo rientra e tenta il tiro a giro ma Thiam respinge. Al 64’ Rizzo Pinna conclude al volo da fuori area su un pallone vagante dall’alto: il tiro esce di pochissimo a lato. Al 66’ Hristov – da terra, nei pressi del centrocampo – interviene con il piede a martello su Adorante e viene ammonito dall’arbitro. Il VAR richiama l’arbitro allo schermo e il cartellino cambia colore da giallo a rosso. I Lupi restano in dieci per la seconda partita consecutiva, per due falli molto simili. Al 72’ Rizzo Pinna si libera sulla sinistra mettendo al entro un insidioso tiro-cross bloccato a terra dal portiere stabiese. Al 86’ cross di Martino dalla destra per Strizzolo che non riesce ad intervenire efficacemente per via del contrasto di Ruggero. Nei sei minuti di recupero concessi non succede in pratica più nulla e l‘incontro termina in pareggio.
CONTINUA IL MOMENTO NO
Dopo la partita di Bari, con la fine del duro ciclo inziale che il calendario aveva riservato ad Alvini e ai suoi ragazzi, si pensava che il Cosenza – specialmente per quanto aveva fatto vedere fino a quel momento e visto che si preparava ad affrontare avversari meno quotati – avrebbe potuto rimpinguare la sua classifica. Il campo ha invece detto tutt’altro con i Lupi apparsi – a tratti – involuti sul piano del gioco e meno brillanti dal punto di vista fisico. Verosimilmente, affrontare squadre più caute e guardinghe, poco disposte a lasciare quegli spazi che avevano consentito ai calciatori rossoblù di esprimersi validamente – anche oltre i propri limiti – giocando in velocità, ha in qualche modo arrestato la crescita del gruppo, minando le certezze che si stavano faticosamente costruendo. A questo aspetto va aggiunto l’inevitabile contraccolpo piscologico dovuto alla conferma della penalizzazione: infatti, per quanto Alvini e il suo staff possano cercare di isolare il gruppo squadra dagli elementi esterni, il fatto di “giocare di rincorsa” in classifica inizia ad avere il suo peso. Contro la Juve Stabia è stato evidente quando, una volta passati in svantaggio, i giocatori rossoblù hanno avuto un passaggio a vuoto di circa dieci minuti, fortunatamente non sfruttato dagli ospiti. Le due espulsioni consecutive inoltre, così simili tra loro – per zone di campo in cui sono maturate e per l’evitabilità degli interventi – sono sintomo di una serenità smarrita e del momento di difficoltà mentale – prima ancora che tecnica – che sta vivendo la squadra. Per spezzare questa spirale negativa serve soprattutto tornare alla vittoria, magari dopo una partita “sporca”, in modo da riprendere fiducia in quella salvezza che – già difficile prima dell’inizio della stagione – sembra oggi un traguardo lontanissimo, raggiungibile solo se tutte le componenti remeranno nella stessa direzione. Ma, se tifosi, squadra e staff tecnico sono allineati e pronti a lottare insieme fino in fondo – come testimonia lo scambio di battute e applausi sotto la curva nord -, lo stesso non può dirsi per la società, mai così lontana e distante come in questa stagione: comunicazione lacunosa e assente, autoreferenzialità e – in alcuni casi – totale distacco dalla realtà e dalle esigenze della piazza e del gruppo squadra. È davvero difficile capire alcune scelte e le conseguenze che ne sono derivate – specie perché nulla è stato spiegato. Riguardo alla Juve Stabia, facendo riferimento solo alla partita del Marulla, è davvero difficile capire come abbia potuto raccogliere tanti punti finora: se i campani sono questi, per ottenere la salvezza dovranno sudare fino all’ultima giornata. Riguardo alla direzione di gara, Galipò ha mostrato di non essere ancora maturo per la categoria, amministrando in maniera non uniforme la distribuzione dei cartellini gialli ed incorrendo in numerosi errori di gestione – dalle perdite di tempo sulle rimesse dal fondo alle mancate uscite obbligatorie dal campo dei giocatori medicati sul terreno di gioco.
COSENZA (3-4-2-1): Micai; Hristov, Dalle Mura, Caporale; Ricciardi (73’ Martino), Florenzi (87’ Kourfalidis), Kouan, Ricci; Ciervo (60’ Mazzocchi), Fumagalli (60’ Rizzo Pinna); Zilli (60’ Strizzolo).
A disposizione: Vettorel, Cimino, Charlys, Sankoh, D’Orazio, Contiero, Begheldo.
Allenatore: Alvini
JUVE STABIA (3-4-2-1): Thiam; Ruggero, Folino, Bellich (74′ Piscopo); Floriani (74′ Andreoni), 10 Pierobon (87′ Meli), Buglio, Fortini; Maistro (74′ Leone); Candellone (46’ Artistico); Adorante.
A disposizione: Matosevic, Rocchetti, Zuccon, Baldi, Gerbo, Mosti, Piovanello.
Allenatore: Pagliuca
ARBITRO: Galipò di Firenze.
ASSISTENTI: Fontani di Siena e Giuggioli di Grosseto.
IV UFFICIALE DI GARA: Di Francesco di Ostia Lido.
VAR: Volpi di Arezzo.
ASSISTENTE VAR: Dionisi de L’Aquila.
MARCATORI: 17’ Maistro (J), 39’ Ricciardi (C)
NOTE: Spettatori: 5.542 di cui 488 ospiti. Ammoniti: Ruggero (J), Caporale (C), Mazzocchi (C), Strizzolo (C), D’Orazio (C-in panchina). Espulsi: Hristov (C)
Angoli: 7-5. Recupero: 3′ pt, 6′ st. Possesso Palla: Cosenza 47 %; Juve Stabia 53 %