giovedì, Novembre 21, 2024
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Il Cosenza incappa in un brutto pesce d’aprile

Il Brescia si conferma bestia nera per i rossoblù e passa al Marulla

Pasquetta amara per il Cosenza e per i suoi tifosi: i Lupi perdono l’ennesima partita casalinga della stagione, facendosi superare da un Brescia per nulla trascendentale ma sufficientemente ordinato, compatto e senza affanni di classifica. I lombardi sono sembrati più in palla fisicamente e hanno finito per prendere l’intera posta in palio, sfruttando cinicamente le occasioni che hanno avuto a disposizione, grazie anche a delle leggerezze – o passaggi a vuoto – dei padroni di casa. I rossoblù, infatti, dapprima sono stati incapaci di gestire il vantaggio iniziale e – successivamente –  non sono stati in grado di reagire agli schiaffi subiti dagli ospiti.

SCHIERAMENTI DI PARTENZA

Viali – dopo due settimane di lavoro con la squadra – abbandona il 4-2-3-1 messo in campo a Terni e schiera un ibrido 4-3-3/4-3-2-1, inserendo Meroni – al ritorno in campo dopo lungo tempo –, Zuccon, Calò e Crespi per Venturi, Praszelik, Voca e Mazzocchi. Maran conferma il solito 4-3-2-1 inserendo – rispetto all’ultima partita prima della sosta – Lezzerini e Papetti al posto di Avella e Cistana – influenzato.

Foto di Michele De Marco

PRIMO TEMPO: IL COSENZA LA SBLOCCA SUBITO CON CRESPI, POI CEDE IL CONTROLLO DEL GIOCO E IL BRESCIA PAREGGIA CON GALAZZI

Il Cosenza inizia in maniera propositiva, costringendo da subito gli ospiti a difendersi. Al 6’, su corner battuto da Frabotta, la difesa bresciana allontana il pallone che termina a Crespi rapido a concludere in acrobazia, senza però inquadrare lo specchio della porta. Al 15’ cross di Gyamfi dalla destra per la testa di Crespi che anticipa la difesa ospite ma il pallone finisce alto sulla traversa. È il preludio al gol che arriva un minuto dopo: Zuccon avanza fino ali limite dell’area e cede palla a Crespi, bravo a superare Lezzerini con un rasoterra di sinistro all’angolino basso. Il gol subito scuote il Brescia che – complice un repentino e decisamente prematuro tentativo di gestire il risultato da parte dei Lupi – guadagna campo e mette in difficoltà la squadra di casa. Al 21’ la sfera, su cross di Dickmann, dopo un paio di rimpalli, arriva a Borrelli che da pochi metri conclude trovando l’opposizione di Micai con il corpo. Il Brescia continua a fare possesso palla per diversi minuti, tuttavia non riesce ad andare oltre qualche mischia in area rossoblù fino al 40’ quando Micai – pressato dagli avversari – apre lateralmente a sinistra per Frabotta sulla trequarti difensiva: il controllo del terzino del Cosenza è infelice e si trasforma in un assist per Borrelli che parte palla al piede e viene steso da Florenzi – appena prima di entrare in area – in prossimità del vertice sinistro. La posizione è leggermente defilata, la barriera non sembra disposta perfettamente e Galazzi – al 41’ – la supera con una battuta di sinistro su cui Micai – forse partito con una frazione di secondo di ritardo – non può arrivare. L’esultanza degli ospiti è veemente – con evidenti provocazioni al pubblico di casa – ma il direttore di gara non prende provvedimenti, ammonendo anzi Tutino che – dalla panchina – chiedeva a più riprese l’intervento dell’arbitro nei confronti dei bresciani. Nel finale di tempo si segnala solo qualche contrasto ruvido a centrocampo, sempre valutato a favore degli ospiti da parte del signor Massimi.

Foto di Michele De Marco
Foto di Michele De Marco

SECONDO TEMPO: RITMI PIÙ BASSI PER IL CALDO, IL BRESCIA TIENE PALLA, MERONI SFIORA IL GOL, GALAZZI RADDOPPIA

Alla ripresa del gioco le squadre si allungano, risentendo del caldo quasi estivo, con il Brescia che mantiene il pallino del gioco – pur non affondando più di tanto – mentre il Cosenza sembra in crisi di fiato e di idee. Al 60’ Moncini – entrato da qualche minuto – aggancia e tira debolmente verso il primo palo ma Micai blocca senza problemi. Al 61’ tiro-cross di Frabotta da sinistra con Lezzerini costretto a rifugiarsi in corner. Al 65’ il Brescia va vicino alla rete: dopo una serie di fitti passaggi, Bertagnoli supera due avversari e si presenta davanti al portiere di casa che – in uscita – riesce a deviare lateralmente la conclusione. I lombardi continuano a fare un blando possesso palla, senza andare oltre qualche tiro respinto dalla difesa di casa – comunque un po’ in affanno – però al 78’ è il Cosenza ad avere l’occasione per passare in vantaggio: su calcio d’angolo di Calò dalla destra, Meroni conclude di testa superando Lazzerini ma trovando Bisoli – appostato sulla linea di porta – che salva il risultato. Al 79’, su un ribaltamento di fronte, Camporese va giù sulla trequarti dopo un dubbio contrasto, la palla arriva a Moncini che serve Galazzi – solo davanti a Micai – per la doppietta personale. Dopo un lungo check il VAR ritiene valida la posizione di partenza di Moncini – non è dato sapere se sia stato anche valutato il contrasto con Camporese – e conferma il gol del trequartista biancazzurro. Il Cosenza si butta in avanti confusamente e con poca convinzione, non andando oltre un cross fuori misura di Canotto dalla destra all’89’ e dovendo anzi fermare con le cattive qualche ripartenza del Brescia per non prendere il terzo gol; l’incontro termina quindi senza altre segnature, dopo sei minuti di recupero.

SEMPRE PIÙ DIFFICILE

La seconda sconfitta consecutiva certifica – in qualche modo – che la “malattia” del Cosenza non era dovuta solo a Caserta. Se pure, infatti, il tecnico melitese non riusciva a trasmettere aggressività e cattiveria sufficienti alla squadra, quanto meno i Lupi producevano occasioni sotto porta, sprecate spesso per mancanza di cinismo o convinzione. L’arrivo di Viali, che avrebbe almeno dovuto dare un sussulto al gruppo, non ha per il momento portato alcun influsso benefico dando anzi l’impressione di una stagnante rassegnazione nell’atteggiamento e financo nelle posture di alcuni giocatori. Laddove fino a qualche settimana fa si vedeva un gioco – prevedibile quanto si vuole ma comunque riconoscibile – oggi si è evidenziata maggiore fatica nella gestione del pallone e una confusione di fondo, come se si fossero smarrite quelle poche certezze che si avevano. È evidente che il tempo a disposizione dell’allenatore lombardo è stato poco ma è altresì preoccupante che non ci sia stato alcun miglioramento nell’approccio e nella combattività che erano invece un “marchio di fabbrica” dello scorso campionato e che consentirono – ad un gruppo ben più limitato tecnicamente – di raggiungere la salvezza nei play-out proprio contro i bresciani. È – purtroppo – ormai un ritornello consueto che il Cosenza di quest’anno difetti in personalità e leadership ma – in qualche modo – è proprio quello che Viali dovrà trovare il modo di trasmettere a questa squadra. E dovrà farlo in fretta perché le prossime partite – ad iniziare da quella di Piacenza contro la Feralpi – saranno tutte sfide in cui l’aspetto tecnico conterà sempre meno e saranno le motivazioni a fare la differenza. Le doppie sedute disposte per tutta la prossima settimana sono – auspicabilmente – un passo nella giusta direzione ma, forse, anche un ritiro “vecchio stampo” sarebbe stato un provvedimento opportuno. Riguardo al Brescia, ha dato l’impressione di essere poco più di un’onesta e media/mediocre squadra di B, agevolata nel suo compito soprattutto da una prestazione inadeguata dei rossoblù: pensare che la compagine di Maran si trova in piena zona playoff non può fare altro che acuire i rimpianti per le occasioni sprecate ripetutamente nel corso di questo campionato. La direzione di gare di Massimi infine è stata decisamente insufficiente: gioco seguito poco e male, pessima gestione dei cartellini e molte decisioni quanto meno rivedibili.

Foto di Michele De Marco
Foto di Michele De Marco

COSENZA (4-3-3): Micai; Gyamfi, Camporese, Meroni, Frabotta; Zuccon (62′ Voca), Calò, Florenzi (76′ Praszelik); Marras (76′ Canotto), Crespi (54′ Tutino), Antonucci (62′ Forte).

A disposizione: Marson, Fontanarosa, D’Orazio, Cimino, Venturi, Viviani, Mazzocchi.

ALLENATORE Viali.

BRESCIA (4-3-2-1): Lezzerini; Dickmann, Papetti, Adorni, Jallow; Bisoli, Paghera (63′ Van de Looi), Besaggio (64′ Bertagnoli); Galazzi (83′ Olzer), Bianchi (63′ Bjarnason); Borrelli (56′ Moncini).

A disposizione: Avella, Huard, Mangraviti, Faras, Fogliata, Ferro.

ALLENATORE Maran.

ARBITRO: Massimi di Termoli.
ASSISTENTI: Tolfo di Pordenone e Catallo di Frosinone.

IV UFFICIALE DI GARA: Di Reda di Molfetta.

VAR: Pezzuto di Lecce.

ASSISTENTE VAR: Longo di Paola.

MARCATORI: 16’ Crespi (C), 41’ e 79’ Galazzi (B)

NOTE: Spettatori: 3.760 di cui 7 ospiti. Ammoniti: Camporese (C), Tutino (C), Paghera (B), Frabotta (C), Bertagnoli (B), Praszelik (C)

Angoli: 7-4. Recupero: 3′ pt, 6′ st. Possesso Palla: Cosenza 48 %, Brescia 52%

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