La Calabria e i calabresi non sono figli di un Dio minore
Dal mese di giugno queste associazioni hanno sottoposto all’ASP di Cosenza la necessità di arrivare ad una nuova convenzione che regoli un servizio che è essenziale per la salute dei cittadini. Purtroppo, la giusta rivendicazione di chi non chiede nulla se non di regolamentare al meglio il proprio lavoro si scontra con la sordità dell’amministrazione della sanità. La gestione commissariale, aggravata dal cosiddetto “Decreto Calabria” che ha espropriato la Regione anche da quelle esigue competenze rimaste, ha determinato un vero e proprio vuoto amministrativo nel quale si rincorrono gli scaricabarili ed una inaccettabile deresponsabilizzazione da chi, invece, è chiamato a risolvere i problemi. Una gestione commissariale che non solo non ha ripianato il debito ma lo ha addirittura aggravato. Come è avvenuto in altri settori è venuto il momento di chiudere una volta per tutta con i Commissari ed i commissariamenti.
Ho già chiamato il Dipartimento regionale della sanità per verificare immediatamente la situazione e sollecitare le autorità nazionali per arrivare in tempi brevi alla risoluzione del problema. I cittadini non possono essere lasciati in balia di questa drammatica situazione che non fa altro che tagliare servizi che mettono in discussione il diritto costituzionale alla salute. La Calabria e i calabresi non sono figli di un Dio minore”. Lo afferma in una nota Luigi Guglielmelli candidato al Consiglio regionale Lista Democratici- Progressisti