Gomitoli di solidarietà si intrecciano per creare fili di vita nella lotta contro l’infibulazione, una pratica disumana che colpisce bambine e ragazze in Africa. Piazza Bilotti, già da ieri, è diventata un’esplosione di colori e amore grazie alle duemila coperte realizzate dalle volontarie de La Terra di Piero, una tra le più importanti e fattiva associazione di volontariato attiva nella città.
La manifestazione “InfibulaZero”, promossa dall’associazione cosentina con a capo Sergio Crocco alias ‘Canaletta’, è un grido di rabbia e indignazione contro questa pratica e mira anche a raccogliere fondi per costruire scuole in Tanzania e Zambia, dove l’infibulazione è ancora diffusa. Ogni coperta, unica e lavorata a maglia e a mano, rappresenta un messaggio di speranza per le donne che hanno subito questa pratica orribile.
L’obiettivo non è risolvere completamente il problema, ma ridurre l’infibulazione attraverso la promozione della cultura e dell’istruzione. Si è notato che nei luoghi dove ci sono più scuole, questa pratica è meno diffusa. La partecipazione al progetto è stata aperta a tutti, incluso gli anziani ospiti di RSA, le detenute della casa circondariale di Castrovillari e le Pro Loco e tantissime altre associazioni. Coperte da tutta Italia sono arrivate per sostenere questa causa.
La manifestazione ha suscitato grande solidarietà e amore tra i partecipanti. Anna, una delle signore presenti in piazza, ha commentato commossa l’impegno delle volontarie de La Terra di Piero e delle altre associazioni di volontariato. “Questa manifestazione è più di un grido di rabbia, è un messaggio di speranza e sostegno per le donne vittime di infibulazione. È stato un momento di unione e condivisione, che ha mostrato l’energia e la determinazione di fare la differenza”.
Video dalla pagina fb di Sergio Crocco