L’ex presidente di Confindustria ha deciso di scendere in campo e di contribuire in prima persona alla rinascita della Calabria
Alla guida della Regione, grazie all’azione concreta di un nuovo movimento e di una classe dirigente che nulla ha a che fare con i disastri del passato. Per uscire dalla crisi profonda in cui versa la sua terra e permettere alla Calabria di diventare il traino economico per tutto il Mezzogiorno. Giuseppe Nucera, imprenditore ed ex presidente di Confindustria a Reggio Calabria, scioglie la riserva in vista delle prossime elezioni regionali e annuncia di voler contribuire in prima persona, con “La Calabria che vogliamo”, con cui “pretendere di prendere parte alla guida della Regione”.
La sfida . “A inizio ottobre presenteremo il nostro programma e la nostra squadra, con i quali, cari calabresi, vi chiediamo fiducia per un vero cambiamento”, rimarca Nucera, nel corso dell’incontro tenutosi stamattina all’Università Mediterranea di Reggio Calabria. “Abbiamo messo in piedi questa piattaforma perché intendiamo da imprenditori contribuire in un modo diverso a fare uscire la nostra regione dalla grave crisi in cui si trova”.
“Il nostro territorio è abbandonato. Noi non ci identifichiamo con nessun schieramento, siamo uomini del fare e pensiamo che la Calabria abbia le risorse in sé necessarie per rinascere ma per farlo serve una classe dirigente nuova. Ci sono sottolinea troppi politicanti e pochi politici. Quasi il 55% dei calabresi non è andato a votare nelle ultime elezioni, per questo serve gente onesta e capace per recuperare la loro fiducia – afferma ancora Nucera -. Io da presidente di Confindustria ho parlato ai giovani nelle università per dire: formatevi, ma tornate a casa. Voi siete la linfa che potrà dare futuro alla nostra regione. La prima cosa che faremo se saremo alla guida di questa regione è un assessorato alla reputazione perché sono preoccupato del futuro della mia terra”.
Gli interventi. Tra i diversi interventi, si segnala l’analisi dell’economista Maurizio Nicolai: “La dicotomia Nord e Sud è sempre esistita, ma non si supera pensando solo alle infrastrutture, come ha detto qualche giorno fa il presidente Conte, perché manca la domanda, vorrei capire per esempio cosa si vorrà fare sulle aree interne dove manca la manutenzione. Abbiamo l’occasione per reagire con civiltà, con democrazia, con il voto. Non possiamo più sentirci i figli poveri di un mondo che cammina”.
A prendere la parola è stato anche l’ex senatore Renato Meduri: “Sono qui per ascoltare con grande interesse, in appoggio ad un amico con il quale ho condiviso tante battaglie, sempre al servizio della gente e delle città. Il progetto che Nucera porta avanti è un generoso tentativo di rivolta a logiche antiche di dipendenza ai più potenti, che non hanno giovato alla nostra regione”.
Dal canto suo, Antonio Gioffrè, sindaco di Cosoleto (Rc), in veste di amministratore locale, evidenzia: “In questa terra si ragiona a compartimenti stagni. C’è tanto da fare ma la Calabria è una scatola vuota, manca un interlocutore politico in Regione. C’è bisogno di una reazione, quindi ben venga questo movimento, affinché sia un contributo o, ancora meglio, una guida per il nostro territorio”.
Per chiudere l’intervento di Mauro Alvisi, presidente Medita Hub e Registro europeo reputazione: “Questa politica non guarda in faccia la gente per questo serve un nuovo paradigma che io ho chiamato “concuranza”, una conoscenza territoriale diretta, ma soprattutto occorre intelligenza collettiva, che è figlia della concuranza. La reputazione è invece figlia di una narrazione che continuiamo a dare di noi al mondo, per questo dobbiamo ribellarci al racconto negativo che fanno della nostra terra”.
Tanti gli interventi di calabresi di successo, imprenditori all’estero, esempi di crescita e di un messaggio positivo che hanno voluto lasciare ai presenti. Tra questi Michelangelo La Luna, docente d’italiano alla University of Rhode Island negli Usa.