COSENZA – Piazza dei Bruzi vestita a festa. L’attesa per il rintocco della mezzanotte riunisce già tanta gente. Lo stappo per il brindisi è solo il primo passo. Il benvenuto al 2024 arriva dal cuore di Cosenza e dal popolo cosentino che balla al ritmo incessante della musica scandita dal deejay Franco Siciliano.
Altri stanno arrivando a piedi da tutte le strade cittadine. Il traffico automobilistico è quasi assente. Chi l’avrebbe mai detto! Il culmine è Giorgia, la star della magica serata a cavallo tra San Silvestro e il primo giorno dell’anno. Il repertorio della cantante romana è di quelli arcinoti. Che tutti, ma proprio tutti, non possono fare a meno di cantare. Fissato in 10mila, il numero massimo di spettatori è già raggiunto da un pezzo. La mancanza di maxischermi non aiuta certo la visione di chi è rimasto indietro, (circa altri 15mila) né le motivazioni tecnico-organizzative sono sufficienti a far da panacea di tutti i mali.
Ma la magia del Capodanno e le prime note echeggianti diradano le nebbie. Non si fa mica in tempo a mormorare. Stanotte no, bisogna cantare a squarciagola, impegnarsi a scalare le alture vocali dei brani in scaletta. Ballare, divertirsi. La serata lo permette. Le temperature sono sopportabili.
Intanto, poco prima dello start tra una battuta e l’altra: «Chi sta insieme a Capodanno sta insieme tutto l’anno!». Dice la cantante con un sorriso accattivante: «So che sembra una minaccia, però io approfitto per ringraziarvi e vi faccio tanti auguri di buon anno». E conclude: «Stasera voglio ballare, emozionarmi ed emozionare».
E così alla una, minuto più, minuto meno, ecco che qualcosa finalmente succede. Spunta lei. Tra gli applausi. In mezzo alle note della sua travolgente band. Capelli al vento, sciolti, pantalone rosso attillato e griffato. Giubbottino blu. Aria sorniona. Con l’inconfondibile inflessione romana cerca subito il feeling con le masse festanti. Ancor prima di iniziare. Ancor prima di tirar fuori la sua classe immensa.
E il concerto del Capodanno cosentino può iniziare. Non vuole scontentare nessuno, Giorgia Todrani. E intona le sue storiche hit… la poetica “Di sole e d’azzurro” coinvolge tutti, stesso dicasi per “E poi” e “Come saprei”, la vincitrice del festival della canzone italiana targato 1995. Insomma, tutta “roba genuina”, made for Sanremo.
I paragoni con le grandi star internazionali si sprecano. Il pubblico risponde entusiasta. “Toxic” e “I Wanna dance with somebody” sono delle cover stupende e capaci di accendere il pubblico come non mai. Stilisticamente e vocalmente, Giorgia è perfetta.
Nessuna sbavatura, nessuna stecca. E i successi senza tempo di Britney Spears e Whitney Houston infarciscono di ritmo e leggenda la performance di piazza dei Bruzi. Ce n’è, naturalmente, anche per gli esteti della musica. Vibrati, sfumati e sapiente uso del microfono si alternano nelle varie interpretazioni. La voce densa e potente che vien fuori dal suo corpo minuto incanta.
Difficile immaginare una standing ovation, quando si è tutti in piedi a seguire, eppure, gli applausi sono talmente fragorosi e partecipati che danno proprio quell’impressione lì. Che il pubblico, in ascensione per l’entusiasmo, ogni tanto sia a mezz’aria tra il cielo e la piazza. La scaletta procede spedita. E dopo 2 ore piene volge al termine. La chiusura è con un perentorio «Grazie Cosenza, buon anno!». Giorgia sparisce dietro le quinte. Si chiede il bis. A gran voce. Ma l’artista romana è già andata via…