martedì, Dicembre 3, 2024
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Frabotta decide Sudtirol-Cosenza

Il Cosenza torna a vincere – meritatamente – anche in trasferta, e lo fa con una prestazione convincente contro un avversario che, per quasi tutto l’incontro, ha badato essenzialmente a intasare gli spazi per non concedere spazi alla manovra dei Lupi. I

l Sudtirol, infatti, si è schierato sempre in undici uomini dietro la linea della palla, ricorrendo in maniera ripetuta al fallo sistematico – anche con interventi ruvidi –, agevolato dal lassismo del signor Chiffi che non ha ammonito nessuno dei giocatori biancorossi. Probabilmente, Valente, nella scelta di questa tattica estremamente conservativa, sperava di azzeccare il contropiede o l’episodio giusto, magari approfittando di qualche potenziale calo di concentrazione della squadra di Caserta.

E gli sarebbe anche andata bene se Micai – nell’unico breve momento di sbandamento dei rossoblù, a seguito dell’errore dal dischetto di Forte – non avesse negato due volte, nel giro di un minuto, il gol a Merkaj. Fino a poche settimane fa, in una situazione del genere, il Cosenza avrebbe sbandato ulteriormente, finendo poi per prendere gol e perdere la partita. Oggi, invece, i Lupi hanno reagito riprendendo il pallino del gioco e andando a vincere la partita grazie al sinistro da fuori di Frabotta.

Schieramenti di partenza

Valente conferma il 3-5-2 di Brescia, sostituendo lo squalificato Casiraghi con Merkaj. Caserta mantiene il 4-2-3-1, inserendo Florenzi per Tutino – appiedato dal Giudice Sportivo – e facendo esordire in maglia rossoblù Gyamfi al posto di Cimino – fermato da un risentimento muscolare dell’ultimo minuto.

Primo tempo: monologo rossoblù ma il bunker bolzanino regge

I Lupi iniziano l’incontro in maniera molto aggressiva, girando palla velocemente e costringendo i padroni di casa a rintanarsi nella propria trequarti difensiva. Al 5’, Praszelik da fuori area – sugli sviluppi di un calcio di punizione – chiama Poluzzi ad una respinta non semplice con Masiello e Tait che anticipano Forte un attimo prima che possa ribadire in rete. 13’, su una respinta della difesa di casa, Marras colpisce al volo e la palla esce di poco. 24’ Marras dalla trequarti vede un bell’inserimento di Florenzi e lo serve: il colpo di testa in tuffo del centrocampista ospite è però poco angolato e Poluzzi – pur disturbato dal sole – para in due tempi. 31’, dopo una bella combinazione sulla fascia sinistra, la palla arriva a Praszelik ma la conclusione del polacco è debole e centrale: il portiere di casa blocca la sfera senza problemi. Nel finale di tempo il Cosenza tira un po’ il fiato e i padroni di casa si fanno vedere dalle parti di Micai. 36’ Ciervo vince un rimpallo e si lancia in profondità costringendo Venturi – ammonito nell’occasione – a metterlo giù un attimo prima che possa entrare in area di rigore. Cagnano batte la susseguente punizione dal limite – in posizione molto interessante – ma la palla termina direttamente e abbondantemente a fondo campo.

Dopo 3 minuti di recupero termina un primo tempo in cui il Cosenza ha avuto una netta supremazia – territoriale e di possesso palla – ma non ha saputo sfruttare le poche occasioni concesse dalla munitissima difesa altoatesina.

Secondo tempo: Forte spreca un rigore e Frabotta risolve da lontano

Il secondo tempo inizia con un episodio – al 47’ – che potrebbe cambiare il corso della partita: cross morbido di Marras dalla destra con Kofler che – nella sua area di rigore – controlla il pallone con il braccio in maniera molto evidente. Chiffi fa proseguire ma il VAR lo richiama al video e quasi lo “costringe” a concedere il calcio di rigore agli ospiti.

Forte si incarica della battuta ma il tiro – debole poco angolato – viene bloccato dal portiere di casa. I Lupi accusano il contraccolpo psicologico, rallentando il ritmo, e il Sudtirol guadagna campo affacciandosi con continuità nella metà campo ospite. Al 54’, un calcio d’angolo battuto dalla sinistra attraversa tutta l’area e Masiello – dalla parte opposta – scheggia di testa l’esterno del palo.

Al 61’, su cross di Masiello, Merkaj colpisce di testa da pochi passi e Micai alza sulla traversa con un notevole colpo di reni. Sul calcio d’angolo seguente, la palla attraversa ancora una volta tutta l’area di rigore calabrese e giunge a Merkaj – incredibilmente solo sul secondo palo – con il portiere rossoblù che si oppone ancora una volta alla grande, dando ai suoi la scossa necessaria per uscire dal torpore.

Il Cosenza riprende a macinare gioco e al 68’ Florenzi, dopo essersi liberato bene al limite dell’area, spedisce alto. Al 76’ Frabotta fa le prove generali del gol: riceve palla leggermente spostato a sinistra e – pur avendo spazio per provare ad andare sul fondo – conclude da fuori area di poco sopra la traversa. Due minuti dopo, al 78’, ancora Frabotta riceve palla da Zuccon, fa due passi e – dopo essersi coordinato – lascia partire uno splendido sinistro a pelo d’erba che si infila imparabilmente nell’angolino basso alla sinistra di Poluzzi. Il Sudtirol – già sulle gambe da qualche minuto – non ha più energie per provare a pareggiare e gli ospiti riescono a gestire i minuti finali con ordine, senza correre rischi.

La vittoria della maturità?

La partita di oggi rappresentava un banco di prova molto importante per Caserta e i suoi uomini, chiamati a dimostrare che la vittoria e la prestazione con il Venezia non fossero stati frutto di un momento bellissimo ma occasionale. I Lupi hanno risposto presente, giocando una partita accorta, di lotta e di governo, contro un avversario che – a differenza dei lagunari, che giocano e fanno giocare – ha concesso pochissimo, arroccandosi nella propria metà campo, in attesa di sfruttare qualche ripartenza.

La squadra rossoblù si è dimostrata superiore agli avversari sia sotto il profilo tecnico-tattico – cosa abbastanza prevedibile – che dal punto di vista dell’aggressività – finalmente oggi c’è stata una marcata supremazia sulle seconde palle. La cosa più confortante però – come già detto in precedenza – è stata la reazione del gruppo al passaggio a vuoto dopo il rigore sbagliato: reagire mentalmente ad una circostanza molto negativa – che poteva compromettere il risultato come avvenuto spesso nella seconda parte del girone d’andata –, mette in mostra finalmente quella personalità e quella convinzione che troppe volte sono venute meno.

Trovata – si spera – la maturità, adesso bisogna proseguire su questa strada alla ricerca della continuità. Se poi Gemmi – nell’ultima settimana di mercato – riuscisse a reperire un altro paio di elementi “strategici” per rafforzare ulteriormente la rosa, dalle parti del Marulla ci sarebbero tutti gli elementi per un girone di ritorno molto interessante. Un’ultima nota su Forte: al posto di Caserta non avremmo dubbi a metterlo al centro dell’attacco anche contro il Pisa. È necessario che il giocatore senta tutta la fiducia possibile per ritrovare la via della rete: un centravanti come lui non può di certo aver dimenticato come si segna e i suoi gol, al Cosenza, servono tantissimo.

Il Sudtirol – dal canto suo – non sembra avere un’idea di gioco efficace e pare anche aver smarrito quello spirito e quella grinta che con Bisoli erano un tratto distintivo e fondamentale: lo smarrimento di queste caratteristiche potrebbe costituire un grosso rischio nella lotta per la permanenza in serie B. Riguardo alla direzione di gara, il signor Chiffi – che pure è un internazionale – si è reso protagonista di una direzione di gara decisamente inadeguata, consentendo ai padroni di casa di spezzare il gioco dei Lupi con falli tattici duri e ripetuti, senza nessuna sanzione per interrompere o mitigare questa condotta irregolare. Anche in occasione del calcio di rigore concesso al Cosenza, l’arbitro è rimasto lungamente a discutere con il VAR quando il fallo di mano era netto ed evidente.

 SUDTIROL (3-5-2): Poluzzi; Kofler (79′ Vinetot), Scaglia, Masiello; Ciervo, Tait, Arrigoni, Merkaj (84′ Kurtic), Cagnano (79′ Cisco); Rauti (73′ Davi), Pecorino (79′ Odogwu).

A disposizione: Drago, Lonardi, Lunetta, Siega, Giorgini, Broh, El Khaouakibi

Allenatore: Valente
COSENZA (4-3-3):
 Micai; Gyamfi, Camporese, Venturi, Frabotta; Zuccon, Praszelik (94’ Calò); Marras, Mazzocchi, Florenzi (71’ Voca); Forte (77’ Crespi).

A disposizione: Lai, Marson, Rispoli, Fontanarosa, Occhiuzzi, D’Orazio, Viviani, Novello.

Allenatore: Caserta

ARBITRO: Chiffi di Padova.
ASSISTENTI: Scarpa di Collegno e Ceolin di Treviso.

IV UFFICIALE DI GARA: Caldera di Como.

VAR: Mazzoleni di Bergamo.

ASSISTENTE VAR: Gariglio di Pinerolo.

MARCATORE: 78’ Frabotta

NOTE: Spettatori: 3.314 di cui 394 ospiti. Ammoniti: Venturi, Florenzi, Praszelik

Angoli: 5-3. Recupero: 2′ pt, 7′ st. Possesso Palla: Sudtirol 43%, Cosenza 57 %

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