Il mio impegno è senso di responsabilità. Università e ricerca? Motori dello sviluppo ma con più risorse
“Ho scelto di candidarmi perché la Calabria risulta sempre agli ultimi posti nei rapporti sugli indicatori di sviluppo economici nazionali. E’ il momento di non stare più a guardare. Lo scenario a cui stiamo assistendo mi incute una preoccupazione forte per i miei figli e per le generazioni future. Bisogna provare con coraggio ad impegnarsi per fare qualcosa. Voglio dare il mio contributo all’avvio della risoluzione degli ormai antichi problemi della Calabria: la disoccupazione, la sanità, la legalità, il mancato sviluppo, la scarsa competitività, le carenze nelle Pubbliche amministrazioni, le carenze infrastrutturali. Tutti settori in cui necessita una riprogrammazione seria ed efficiente. E Pippo Callipo è una persona che ha dimostrato nella sua azienda di saperlo fare. Una persona della società civile come me che vuole mettere effettivamente le sue competenze a servizio della comunità calabrese essendo attaccato alla sua terra e alle persone che la vivono quotidianamente.
Occorre, inoltre, puntare sulla formazione dei giovani e sulla ricerca e per questo sono necessari più finanziamenti che possano portare innovazione. Il mondo dell’Università è penalizzato sull’assegnazione delle risorse e soprattutto al Sud, dove non si riesce ad avere un supporto adeguato dalle imprese e dagli Enti pubblici. Mi impegnerò affinché la Regione possa aumentare i finanziamenti agli Atenei calabresi e ad eliminare le criticità connesse alla gestione dei fondi comunitari per avere più risorse dall’Europa da destinare a dottorati di ricerca, assegni di ricerca, contratti da ricercatore, progetti innovativi sulla didattica.
Sono convinto, come diceva Enrico Letta, che chi si impegna in politica debba avere un’altra attività lavorativa che gli consenta di vivere dignitosamente, perché non si può fare i politici di professione senza che prima o poi non prevalgano interessi personali”.