“La scure del dimensionamento scolastico del governo Meloni ha già prodotto profonde ferite alla rete scolastica calabrese: ecco perché la protesta delle comunità arbereshe, che oggi hanno manifestato a Lungro per la perdita di istituti scolastici, è giusta e condivisibile”.
Lo afferma in una nota la deputata del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico.
“Bisogna mobilitarsi – dice Orrico – affinché vi sia un mantenimento delle scuole nei comuni e nei territori di minoranza linguistica perché esse rappresentano un presidio culturale ed identitario irrinunciabile. I sindaci dei comuni arbereshe della provincia di Cosenza denunciano, inoltre, che, nell’approvazione degli indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa per il triennio 2024/2025 – 2026/2027 non si è dato adeguato riguardo alle minoranze linguistiche come invece avvenuto nell’offerta formativa degli anni passati.
Ora – prosegue l’esponente pentastellata – chiedono a Regione Calabria e Provincia di Cosenza una revisione della programmazione regionale con uno specifico riferimento alla tutela della popolazione scolastica ubicata in comuni di minoranza linguistica che, fra l’altro, risultano anche essere aree interne dunque più disagiate. Un appello legittimo che difende i dettami contenuti nell’art.6 della nostra carta costituzionale.
Se da Roma – conclude Anna Laura Orrico – non comprendono il pregiudizio che così facendo si arreca alle nostre minoranze linguistiche, al passaggio della lingua, di usi e costumi alle generazioni successive, è necessario che le istituzioni del territorio intervengano per difendere le prerogative delle nostre comunità”.