La Calabria si sta ben attrezzando ad affrontare la sfida digitale.
Lo certifica il Digital Innovation Hub (DIH) Calabria, presieduto dall’imprenditore Fortunato Amarelli, dopo un primo step di verifiche sul campo.
“Oltre 40 aziende hanno superato brillantemente il test di maturità digitale utile ad intraprendere virtuosi processi di innovazione, anche organizzativi, finalizzati a rendere più efficiente il modello di business” dichiara il presidente Amarelli, che sottolinea la necessità, sempre più attuale, “di creare un ecosistema dell’innovazione che parta dall’analisi dei fabbisogni delle imprese e qualifichi l’offerta dei servizi a supporto dei processi innovativi”.
In tale direzione si muove il progetto “Calabria Competence Community” messo a punto proprio dal DIH Calabria che, attraverso la somministrazione di specifici test e analisi validati dalla comunità scientifica si è reso protagonista di un’intensa attività di rilevazione e analisi dei fabbisogni d’innovazione delle aziende in Calabria.
Tale analisi dei fabbisogni si incrocia con la sempre maggiore centralità assunta dagli innovation hub nell’ambito delle policy nazionali, oggi più evidenti grazie al loro coinvolgimento diretto e validante verso le opportunità offerte dal MISE per l’erogazione di incentivi mirati agli investimenti innovativi, grazie a due importanti strumenti: i bandi Smart Money e Digital Transformation.
“Il DIH Calabria – afferma il presidente Fortunato Amarelli, alla guida anche di Confindustria Cosenza – ha individuato un modello di governance orientato a qualificare e strutturare domanda e offerta d’innovazione. Un obiettivo già in corso di attuazione grazie ai diversi accordi che stiamo definendo con i player nazionali dell’innovazione, dal Cluster Fabbrica Intelligente ai Competence Center 4.0, seguendo il percorso di nascita degli European Digital Innovation Hub (e-Dih), punto focale della strategia Digital Europe del prossimo settennio di programmazione comunitaria”.
L’attivazione delle relazioni di competenze verso l’esterno consente di rivolgere lo sguardo alla preparazione di un contesto regionale pronto a poter accogliere e valorizzare le diverse opportunità d’innovazione che caratterizzeranno il futuro prossimo.
“Proprio le attività di assessment, coordinate dal direttore del Digital Paolo Strangis – continua il presidente Amarelli – hanno fatto emergere la necessità di individuare soluzioni complesse in grado di rispondere ai complessi fabbisogni delle aziende in tema di innovazione. Un approccio di innovazione aperta che tende a stimolare e coinvolgere le capacità del sistema regionale di individuare e porre a fattor comune una combinazione composita di competenze specialistiche in grado di soddisfare la domanda di innovazione”.
Matura in questo contesto l’idea del DIH Calabria di promuovere una community di servizi avanzati per l’industria 4.0, attuata mediante l’adozione di una piattaforma in grado di stimolare in maniera efficace ed efficiente sinergie e collaborazioni utili a favorire qualificazione e specializzazione delle professionalità regionali, in maniera tale da rendere possibile alle imprese l’accesso ad un’offerta aggregata di servizi altamente qualificati capaci di rendere possibile la nascita di ecosistemi aziendali ed inter aziendali dell’innovazione.