giovedì, Novembre 21, 2024
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Crisi di governo, il premier Conte domani al Quirinale per le dimissioni

Crisi di governo, il premier Conte domani al Quirinale per le dimissioni.

Si terrà domani mattina alle 9 il Consiglio dei ministri in cui il premier, Giuseppe Conte, condividerà con la squadra di governo la decisione di dimettersi. All’ordine del giorno, infatti, ci saranno le dimissioni del presidente del Consiglio.  Dopo il consiglio dei ministri di domattina, il premier Giuseppe Conte dovrebbe salire al Quirinale per conferire con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E’ previsto quindi che salti il passaggio alle Camere in settimana sulla relazione dello stato della Giustizia.

Zingaretti. “Con Conte nuovo esecutivo”

“Con Conte per un nuovo Governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia, che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l’Italia ha davanti”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo l’annuncio delle dimissioni da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il ‘cinguettio’ del segretario dem è stato immediatamente ritwittato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.

M5s: “Conte Ter unico sbocco”

”Il passaggio per il cosiddetto Conte ter è ormai inevitabile ed è l’unico sbocco di questa crisi scellerata. Un passaggio necessario all’allargamento della maggioranza. Noi restiamo al fianco di Conte, continueremo a coltivare esclusivamente l’interesse dei cittadini, puntiamo a uscire nel più breve tempo possibile da questa situazione di incertezza che non aiuta. Dobbiamo correre sul Recovery, seguire il piano vaccinazioni, procedere immediatamente ai ristori per le aziende più danneggiate dalla pandemia. Il MoVimento, insomma, c’è, ed è pronto a fare la sua parte”. Così i capigruppo di Camera e Senato del MoVimento 5 Stelle, Davide Crippa ed Ettore Licheri.

La fine del governo Conte bis potrebbe favorire la nascita di un altro esecutivo a sua guida. Nei palazzi si continua a trattare. Da una parte c’è il Pd che chiede di riaprire il dialogo con Matteo Renzi, al quale chiede un segnale di buona volontà. Dall’altra c’è il confronto con l’Udc e con gli scontenti di Forza Italia. Ma l’accordo con i centristi passa per forza dalle dimissioni di Conte.

 

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