Il Cosenza si fa imporre il pari – rischiando anche di perdere – da una FeralpiSalò poco più che volenterosa e spreca una ghiotta occasione – anche alla luce dei risultati maturati sugli altri campi – per scalare la classifica. In conferenza stampa Caserta aveva detto che i suoi non avrebbero dovuto guardare la classifica e che si aspettava attenzione, aggressività e concentrazione dalla sua squadra per cercare di venire a capo dell’avversario. I rossoblù hanno invece fornito una prestazione sotto tono e, per larghi tratti dell’incontro, sotto ritmo, cosa che ha facilitato il compito ad un avversario presentatosi al Marulla molto abbottonato con l’intenzione di concedere pochissimi spazi per cercare fortuna in contropiede.
DISPOSIZIONI IN CAMPO SENZA SORPRESE
Caserta conferma il consueto 4-2-3-1 con alcune variazioni rispetto a La Spezia: gli infortunati Viviani e Praszelik vengono rimpiazzati in mediana da Calò e Voca – che arretra dalla linea dei trequartisti -, mentre in avanti Canotto viene sostituito da Florenzi e Tutino prende posto alle spalle di Forte. Zaffaroni – alla sua prima da ex contro i Lupi – conferma il 3-5-2 della giornata precedente, sostituendo in difesa l’indisponibile Pilati con Bergonzi e inserendo a centrocampo Zennaro e Martella per Kourfalidis e Parigini, confermando in avanti Compagnon e La Mantia.
PRIMO TEMPO: LUPI INTORPIDITI MA IN VANTAGGIO
Il Cosenza prende subito in mano il pallino del gioco ma mostra un giro palla un po’ pigro e poco incisivo, anche perché gli ospiti lombardi fanno densità nella loro metà campo, intasano tutti gli spazi senza accennare ripartenze e marcano praticamente ad uomo Calò, negandogli la possibilità di ricevere fra le linee e provare a verticalizzare. Per rompere questa situazione di stallo bisognerebbe cercare superiorità numerica nell’uno contro uno e, in effetti, il Cosenza produce qualcosa di concreto solo quando Marras riesce a girarsi e puntare l’uomo. Proprio da un’iniziativa dell’esterno i Lupi ottengono la punizione che consente di sbloccare la partita: al 19’, quasi dal vertice destro dell’area, Calò mette in mezzo un cross “alla Calò” e Venturi non deve fare altro che girarla in rete. Il Cosenza passa praticamente alla prima occasione ma il canovaccio della partita non cambia: la Feralpi rimane arroccata in difesa – fatta eccezione per una rete annullata a Compagnon in evidente posizione di fuorigioco – e i padroni di casa proseguono nel loro fiacco giro palla, arrivando comunque in prossimità dell’area ospite quasi per inerzia ma non riuscendo ad andare oltre qualche cross fuori misura tranne quando, come detto si accende Marras. Al 28’ il giocatore genovese serve in area Florenzi il cui tiro al volo è respinto in tuffo da Pizzignacco e, sulla respinta, Meroni cadendo all’indietro manda alto sulla traversa. Sempre Marras al 32’ serve Forte che – da appena dentro l’area – incrocia un diagonale che esce di pochissimo sul palo opposto. Al 35’ Martino crossa dalla destra e Florenzi – appostato nell’area piccola – manca di pochissimo l’impatto con il pallone. Dopo tre minuti di recupero termina il primo tempo in cui il Cosenza, pur facendo il minimo indispensabile, ha sbloccato il risultato e ha avuto qualche opportunità per raddoppiare.
SECONDO TEMPO: PAREGGIO DEGLI OSPITI, COSENZA LATITANTE
Il match riprende e, sebbene gli ospiti avanzino un po’ il loro baricentro, lo svolgimento del gioco ricalca inizialmente quanto visto nella prima frazione. Al 59’ Martino crossa dalla destra per Forte: la deviazione sotto porta finisce di poco a lato. Al 62’ gli ospiti lombardi pervengono al pareggio con un’azione insistita nell’area del Cosenza: Felici – autore di un ottimo secondo tempo – mette dentro un pallone da destra per l’ex Butic che si vede ribattere il tiro dalla difesa rossoblù; sull’intervento successivo di Tonetto, Florenzi salva ancora sulla linea di porta ma la difesa del Cosenza non riesce a liberare definitivamente, permettendo a Butic di effettuare il colpo di testa decisivo con Martino che – questa volta – riesce solo a toccare. Il Cosenza fatica a scuotersi – nonostante Caserta provi ad inserire forze fresche dalla panchina – e continua nel suo sterile giro palla senza sbocchi e senza creare situazioni di pericolo per la difesa lombarda. Sono invece gli ospiti che, sfruttando lo stordimento dei Lupi, rendono ansiogeno il finale di partita dei tifosi di casa: al 72’ Micai è costretto a mettere in angolo un tiro-cross di Tonetto; al 79’ Hergheligiu – appena entrato – colpisce una traversa clamorosa da pochi passi su cross dalla destra del solito Felici. All’84’ si rivede il Cosenza: batti e ribatti in area verdeblù, conclusione di Tutino deviata in angolo da Ceppitelli. Sul calcio d’angolo susseguente la palla arriva a Zuccon ma la conclusione è debole e il portiere ospite para senza difficoltà. All’88’ punizione da lontano di Martella che chiama Micai ad una respinta bassa laterale. Sempre Micai si oppone al 90’ ad un tiro dalla distanza di Felici. Dopo quattro minuti di recupero termina la seconda frazione in cui gli ospiti – pur senza fare niente di trascendentale – hanno meritato il pareggio e forse, con un po’ di precipitazione in meno, avrebbero potuto addirittura portare via i tre punti – anche se va detto che sarebbe stato un premio sproporzionato per loro e una punizione eccessiva per i Lupi
DRAMMI NO, RIFLESSIONI SÌ
Un Cosenza irriconoscibile per larghi tratti dell’incontro – specialmente nel secondo tempo – non sfrutta un turno casalingo favorevole, rischiando perfino la sconfitta nel finale. Nonostante Caserta – per quanto dichiarato nel pre-partita – temesse questo incontro, sembra evidente che la squadra non abbia recepito fino in fondo i timori e le aspettative del mister. I rossoblù, pur riuscendo a sbloccare la partita, non sono riusciti a trovare – nel corso del match – la continuità e l’intensità offensiva che ne hanno contraddistinto le prestazioni in altre partite. A dire il vero, dopo l’ultima sosta, la manovra offensiva dei Lupi ha un po’ perso in brillantezza ed efficacia: starà al Mister capire se si tratta di qualcosa legato ad un appannamento fisico generalizzato o se gli avversari hanno imparato a conoscere meglio il Cosenza, limitandone le potenzialità offensive – rendendo quindi necessario una sorta di “piano B”. In ogni caso, benché sia comprensibile un po’ di disappunto per non essere tornati alla vittoria, non è certamente il caso di fare drammi: il campionato di serie B offre spesso risultati inattesi e gli obiettivi stagionali non si falliscono né si raggiungono dopo un terzo della stagione. La FeralpiSalò di Zaffaroni – appena alla sua seconda panchina con la squadra lombarda – ha mostrato carattere e ordine in campo ma per salvarsi avrà sicuramente bisogno di ben altro. Infine, l’arbitro: il signor Gualtieri ha diretto la gara in maniera confusionaria, con interpretazioni spesso opposte e incoerenti su situazioni di gioco molto simili. Specialmente nel primo tempo i giocatori ospiti meritavano almeno un paio di cartellini gialli in più. Inoltre, diversi falli evidenti su Tutino non sono stati sanzionati, cosa purtroppo che non rappresenta una novità: nelle ultime partite il giocatore napoletano sembra un po’ preso di mira dalla classe arbitrale che da un lato non gli perdona nulla – giallo alla prima occasione a La Spezia per una presunta protesta, comunque appena accennata – e dall’altro non lo tutela, non sanzionando molti dei falli che subisce, trattandolo quasi alla stregua di un simulatore. Di sicuro il Direttore Gemmi avrà notato questa situazione e troverà il modo più opportuno per intervenire in difesa del suo giocatore.
COSENZA (4-2-3-1): Micai; Martino, Meroni, Venturi, Fontanarosa (83’ Rispoli); Calò, Voca (57’ Zuccon); Marras (57’ Mazzocchi), Tutino, Florenzi (67’ Canotto); Forte (67’ Crespi).
A disposizione: Marson, Lai, Sgarbi, Arioli, Zilli, La Vardera.
Allenatore: Caserta
FERALPISALÒ (3-5-2) Pizzignacco; Bergonzi, Ceppitelli, Bacchetti (13′ Tonetto); Felici, Zennaro (79’ Hergheligiu), Fiordilino, Balestrero, Martella; Compagnon (56′ Sau), La Mantia (56’ Butic).
A disposizione: Minelli, Volpe, Ferrarini, Letizia, Kourfalidis, Carraro, Pietrelli, Parigini
Allenatore: Zaffaroni.
ARBITRO: Gualtieri di Asti
ASSISTENTI: Fontemurato di Roma 2 e Votta di Moliterno.
IV UFFICIALE DI GARA: Mastrodomenico di Matera.
VAR: Abisso di Palermo.
ASSISTENTE VAR: Miele di Nola
MARCATORI: 19’ Venturi (C), 62’ Butic (F)
NOTE: Spettatori: 3.590 di cui 5 ospiti. Ammoniti: Felici (F), Florenzi (C), Tonetto (F), Mazzocchi (C), Fiordilino (F)
Angoli: 6-8. Recupero: 3′ pt, 4′ st
Possesso palla: 57 % Cosenza, 43 % FeralpiSalò