Presentati stamattina in conferenza stampa a Palazzo dei Bruzi gli interventi di rigenerazione e riqualificazione dei quartieri di Serra Spiga e San Vito. Previsti efficientamento energetico degli edifici e adeguamento sismico, nuova illuminazione, villette pubbliche con giochi annessi e un anfiteatro, attrezzature sportive e un nuovo asilo nido. Benefici anche per la viabilità: sorgerà infatti una rotonda all’uscita del sottopassaggio di Via degli Stadi. Ad illustrare gli interventi il sindaco Franz Caruso, gli assessori all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici Pina Incarnato e Damiano Covelli, e l’ingegnere Marco Grandinetti in rappresentanza di uno dei due gruppi di progettazione il quale ha sottolineato che “l’obiettivo è fondere diverse strategie d’intervento all’interno di un unico progetto il cui risultato risponda a più funzioni: estetica finalizzata al miglioramento della vivibilità sociale, del paesaggio urbano e all’integrazione fra gli elementi architettonici della città; sociale che garantisce ai cittadini spazi fruibili per tutti e che possa ‘riallacciare’ il quartiere al resto della città; logistica per eliminare tutti i disservizi ad oggi esistenti”. Presenti anche gli studenti del Polo Scientifico Brutium, guidati dai professori Santina Scarpino, Fiore Manieri e Gabriella Blanchino che seguiranno i lavori da vicino.
«Oggi facciamo il punto dopo due anni di lavoro» – ha sottolineato l’assessore Incarnato -. «Già in campagna elettorale avevamo detto di voler dare risposte concrete alle periferie e ai quartieri e, dopo il centro storico e l’area di Vaglio Lise, interveniamo ora su San Vito e Serra Spiga. Questo grazie a tre linee di finanziamento Pnrr intercettate per un totale di circa 12 milioni».
«Si tratta di una straordinaria opportunità per ridare dignità a un quartiere abbandonato» – ha aggiunto Damiano Covelli -. «Nessuna amministrazione negli anni ha mai messo mano in questo quartiere, che presenta criticità evidenti». «In questo modo – hanno concluso i due assessori – ‘ricuciamo’ questo rione al centro urbano con l’obiettivo di azzerare le distinzioni interne della città. Niente più zone di Serie A e Serie B».
Una città accogliente e sostenibile
«Confermiamo ciò che abbiamo sempre sostenuto: partiamo da dove gli altri non sono mai arrivati», ha ribadito il sindaco Franz Caruso durante il suo intervento. «Inizialmente ci siamo concentrati sul recupero delle risorse di Cis e Agenda Urbana per gli interventi nel centro storico, ma ora che i cantieri sono iniziati, abbiamo deciso di agire anche nelle zone di Serra Spiga e San Vito, al fine di realizzare una serie di nuovi sottoservizi. Questi includono una rete idrica e di smaltimento delle acque piovane funzionante, una rete viaria moderna e accessibile e il rinnovamento degli spazi pubblici interni, con l’obiettivo di creare nuovi punti di aggregazione sociale. Inoltre, abbiamo in programma una serie di altri interventi, poiché il nostro scopo è riqualificare quest’area e contribuire a rilanciare l’idea di una città accogliente e sostenibile, realizzando così il nostro progetto Cosenza 2050.
In seguito, il sindaco ha anche affermato: «Dobbiamo riconoscere che questa amministrazione si impegna a realizzare ciò che ha promesso, grazie all’organizzazione, alla volontà e alle capacità che possediamo. Nel mio programma elettorale ho parlato di quattro distretti: cultura, salute, servizi e sport. Dopo due anni di lavoro incessante, abbiamo lasciato un segno tangibile nei distretti della cultura e dello sport.
È noto a tutti il nostro impegno nel distretto della salute, e le iniziative che abbiamo avviato e il forte contrasto con la Regione Calabria, che deve realizzare l’ospedale regionale a Cosenza, hanno trovato un primo significativo riscontro in un’attività giudiziaria, in cui il Tar si è pronunciato sull’importanza per la città di realizzare un presidio sanitario importante come l’Hub regionale, considerando l’ampio territorio della provincia di Cosenza e la posizione strategica di Vaglio Lise, che rappresenta la scelta migliore grazie alla sua posizione dominante e ai collegamenti ferroviari centrali».
Pertanto, la realizzazione del distretto della salute è di estrema importanza per fornire un servizio primario ai cittadini, considerando quanto sia difficile oggi accedere alla tutela del diritto alla salute. Non servono decenni, ma solo buona volontà per realizzarlo. Nonostante le resistenze che incontriamo, la mia battaglia sarà quella di garantire questo diritto ai cittadini, anche se temo che sarà difficile da realizzare senza una vera volontà da parte della Regione di intervenire».
Anche il distretto dei servizi, ha aggiunto il sindaco Caruso, non si realizzerà. «Sarebbe dovuto partire dalla delocalizzazione delle Casermette – ha sottolineato – c’era stata un’interlocuzione proficua con il “vecchio” generale delle Forze Armate che aveva questa idea coincidente con la nostra. Purtroppo, è andato in pensione il generale e il suo successore ha delle idee diverse. Così, adesso ci sarà un intervento di ristrutturazione, esterno e interno, con un impegno di spesa importante che preclude di fatto il nostro progetto. Specie sulla strada della città unica, ha detto Caruso, dovremmo tendere a unire e razionalizzare i servizi. Metterli insieme.
In sintesi, per il distretto della salute c’è la resistenza della Regione. Per il distretto dei servizi, il caso Casermette, c’è un ministero competente che ha idee diverse dalle nostre»