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Cosenza, il Brescia si prende la rivincita

Brescia-Cosenza, mi sento di raccontarla cosi: 97 minuti inguardabili.

Meglio, il Cosenza lo considero ingiudicabile.

Squadra spenta, senza idee, senza veemenza senza rabbia, senza grinta. Senza, alcuna, voglia di giocare.

E, pensare che, almeno sulla carta, i Lupi hanno avuto più tempo per allenarsi, rispetto al Brescia che, solo nel pomeriggio del 30 agosto, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, ha avuto la certezza che, sarebbe stata di nuovo serie B.

Dopo lo scoppiettante esordio, vincente e convincente, casalingo contro l’Ascoli e il punto prezioso strappato in Laguna, sono arrivate due sconfitte consecutive, contro il Modena in casa e, appunto, oggi a Brescia. Se, con il Modena, poteva essere valido l’alibi della lunga finestra di calcio mercato aperta, oggi contro la squadra lombarda, non c’è alcun alibi al quale potersi aggrappare, né alcuna interferenza esterna, a cui dare la colpa.

La sconfitta odierna, da cronista, da sportivo e da tifoso, mi corre l’obbligo di ammetterla, é meritata. Anche perché, senza alcun timore di essere, eventualmente, smentito, il Cosenza, sin dal fischio d’inizio, ha fatto di tutto e di più per rendere più semplice e agevole la domenica del Brescia.

Mi sento di addebitare questa sconfitta a mister Caserta che, forse, consapevole di qualche calo fisico e mentale di qualcuno dei suoi, ha fatto in modo che la sua squadra, si adeguasse al ritmo compassato imposto dai padroni di casa. Che, rispetto ai Lupi, c’hanno messo, un po’ più di grinta e quel pizzico di cattiveria agonistica in più.

Quattro punti in altrettante partite, non è certo uno scandalo ma, è qualcosa su cui riflettere, soprattutto per capire il perché di questi due ultimi stop consecutivi. Canotto, uno degli ultimi acquisti, strappato ad un’agguerrita concorrenza, nell’ultima giornata di mercato, relegato in panchina e gettato nella mischia, solo nel tentativo di sfruttarne velocità e imprevedibilità, non è riuscito ad incidere.

Colpa della poca amalgama con i nuovi compagni?

Colpa di un punto di riferimento in attacco con cui dialogare?

Colpa di non essere riuscito a trovare una sua precisa collocazione in campo?

Non è compito mio trovare risposte, da cronista, mi limito, solo, a porre delle domande. Resta il fatto che, oggi il Cosenza non ha giocato. Ed è un peccato. La sosta, probabilmente, capita nel momento giusto. Fino al 16 settembre, al Marulla arriverà il Sudtirol di Bisoli, mister Caserta avrà modo di lavorare sulla testa e sulle gambe dei suoi giocatori, nonché sull’inserimento dei nuovi a cominciare dal bomber Forte, chiamato, insieme a Tutino, Mazzocchi (limitandomi ai nuovi) Zuccon, il suddetto Canotto a regalare soddisfazioni al popolo rossoblù.

Forse, serve solo tempo e pazienza. Per fortuna, siamo appena alla quarta giornata. C’è ancora tutto un campionato. Non resta che aspettare.

Forza Lupi.

 

Foto di Francesco Farina

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