lunedì, Settembre 16, 2024
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Cosenza, i Cavalieri della Repubblica italiana festeggiano il Tricolore

La bandiera italiana oggi compie gli anni. Un compleanno importante per il nostro Tricolore, venuto alla luce il 7 gennaio del 1797 a Reggio Emilia, e che sin dai suoi “primi vagiti” ha assunto un significato storico di primaria importanza per la nascita e l’unità della nostra nazione.

Festeggiato in tutta Italia, anche a Cosenza è stato celebrato il Tricolore con un convegno svoltosi giorni fa nella sede cittadina di Confindustria. Il tavolo dei relatori ha visto la partecipazione di esponenti del mondo militare e civile che non hanno mancato di sottolineare l’importanza e i valori della Bandiera e dell’inno nazionale scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847.

Hanno partecipato il colonnello comandante provinciale della Guardia di Finanza, Giuseppe Dell’Anna, il sergente maggiore Francesco Malandrino in forza al I° Reggimento Bersaglieri di Cosenza in sostituzione del Comandante Col. Francesco Ferrara, e il Cav. Angelo Cosentino presidente dell’Ancri sezione territoriale di Cosenza (Associazione Nazionale Insigniti al Merito della Repubblica Italiana) intitolata al “Cav. Uff. Mario Metallo”. Presenti anche il presidente della Bcc Mediocrati, Nicola Paldino, Loredana Giannicola, Provveditore agli Studi e il Commissario Tiziana Scarpelli.

La valenza del Tricolore e dell’importanza dell’inno d’Italia sono stati spiegati dal colonnello Dell’Anna e dal sergente maggiore Malandrino, che hanno illustrato a tutta la platea storia e correlazioni tra i due simboli più significativi dell’unità nazionale, sin dalle origini, con vari e interessanti approfondimenti, suscitando grande interesse tra i presenti.

Il Tricolore è il «simbolo della nostra identità culturale e custode delle nostre radici

«Entrambi, Tricolore e inno degli Italiani, sono stati testimoni di momenti cruciali nella storia del nostro paese. Hanno accompagnato i momenti di lotta e di unificazione, simboleggiando i valori fondamentali di libertà, uguaglianza e fratellanza. Ancora oggi, questi simboli ci ricordano la nostra identità nazionale e ci spronano a preservare e difendere i principi su cui si fonda la nostra società. Sono un richiamo costante alla nostra storia e alla nostra cultura. Rappresentano il legame che unisce tutti gli italiani, indipendentemente dalla regione o dalla provenienza. Sono un invito a rispettare e valorizzare la diversità, a collaborare per il bene comune e a difendere i principi di libertà e giustizia» – è stato più volte sottolineato dai relatori.

I lavori sono stati moderati e coordinati dal direttore di Confindustria Sarino Branda. Nella sala gremita, presenti il Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella, il comandante provinciale dei Carabinieri Col. Agatino Saverio Spoto e una delegazione di Insigniti al Merito della Repubblica Italiana, tra questi i consiglieri Cav. Giacomo Ferlaino, Gerardo Sica e il Cav. Pasquale Giardino responsabile del cerimoniale e servizio stampa, il Cav. Rocco Pardo, in qualità di presidente della sezione Ancri di Reggio Calabria, del Cav. Emilio Verrengia, in rappresentanza del presidente della sezione Ancri di Catanzaro, Cav. Salvatore Gentile e del maresciallo Cav. Sandro Frattalemi socio Ancri.

Presentato anche il calendario 2024 Ancri

In questa occasione, il presidente dell’Ancri, Cav. Angelo Cosentino, ha presentato anche il calendario 2024 dell’associazione, e ha esposto la storia relativa agli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana.

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