La discussione organizzata da www la Calabria vista dalle donne rappresenta il primo appuntamento di una serie di iniziative.
L’iniziativa è stata caratterizzata da un ampio e partecipato dibattito sul futuro della città, a partire dalle criticità ma con lo sguardo in avanti, verso la costruzione di un progetto.
La discussione organizzata da www, sostenuta dagli stimoli e dalle puntualizzazioni teoriche e tecniche offerte dal prof. Giulio Citroni, rappresenta il primo appuntamento di una serie di iniziative cui l’associazione e la rete di realtà politico-sociali collegata intende vita. Iniziative da realizzarsi nei quartieri della città, cercando e stimolando il confronto direttamente con i portatori d’interesse, i bisogni e le aspirazioni, dei singoli e delle comunità, ribaltando l’approccio che prevede la presentazione di soluzioni, quasi sempre preconfezionate, prima ancora della individuazione dei problemi cui si ipotizza di offrire soluzioni.
Del medesimo segno l’idea del processo di costruzione del programma, non più esercizio autoreferenziale nel chiuso dei luoghi e delle menti isolate, ma attraverso un percorso partecipato, disegnato assumendo l’ascolto mirato delle cittadine e dei cittadini come precondizione della elaborazione stessa.
Istituti di democrazia partecipativa e deliberativa rappresentano infatti per www l’assunto di base su cui disegnare le politiche di governo della Cosenza del prossimo quinquennio, per implementare, finalmente e compiutamente, opportunità concrete di condivisione, inclusione, valutazione delle scelte amministrative sia in fase progettuale sia in fase realizzativa e degli impatti.
“In attesa di conoscere le determinazioni degli altri partecipanti al tavolo del centrosinistra”, ha dichiarato Bianca Rende al termine dell’iniziativa, “continuiamo ad animare il dibattito ragionando sulle idee, convinte come siamo che il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini sia l’unica strada per arrivare ad una vittoria larga e chiara.
Se non si riesce a far riappassionare i cittadini ad essere protagonisti di una sfida difficile ma emozionante, qualunque altra soluzione avrà sempre il sapore di una scelta nominalistica e di apparato e, quindi, del tutto aliena rispetto al percorso fin qui fatto”.