Per contrastare il fenomeno degli allacci abusivi alla rete idrica, dalla scorsa primavera, sono stati avviati controlli congiunti a tappeto tra il settore “Reti e Manutenzione”, il personale in servizio nella stazione dei Carabinieri Forestali di Corigliano-Rossano e la Polizia Locale. Sono già stati elevati verbali, scattate denunce e sequestrati immobili per contrastare il fenomeno degli allacci abusivi alla rete idrica e dei furti d’acqua, che soprattutto nel periodo estivo creano disagi all’intera comunità.
È di questi giorni la notizia che il comune, a seguito dell’opposizione fatta da un privato contro il procedimento penale che lo vede interessato, si è costituito parte civile nel processo al fine di ottenere, con la pena che sarà ritenuta di giustizia, anche il risarcimento dei danni materiali e morali derivanti dal reato.
Nel decreto penale si legge che l’imputato del reato «al fine di trarne profitto per sé o per gli altri, si impossessava di circa 1.105 mc di acqua potabile per un valore di euro 884,00, che sottraeva dalla condotta idrica per alimentare due abitazioni e fontane esterne e per l’irrigazione di circa 50 alberi da frutto … valendosi di mezzo fraudolento ed usando violenza sulle cose essendo stati accertati l’allaccio abusivo sulla tubazione principale dell’acquedotto comunale, realizzato tramite un “staffa ruba acqua” e tubazione sottotraccia non visibile ed un by-pass del contatore, realizzato sul proprio impianto idrico mediante una tubazione in polietilene del diametro mm 32), così impedendo la misurazione dell’acqua prelevata. Con l’ulteriore aggravante di aver commesso il fatto su cose destinate a pubblico servizio o a pubblica utilità».