De Caprio: «Uniti contro la ‘ndrangheta»
«Siamo qui – dichiara Sergio De Caprio – per spiegare che l’attacco ai nostri carabinieri è un attacco allo Stato democratico. E, alla Calabria che si vuole ribellare dalla ‘ndrangheta e da ogni sopruso. Nessuno si senta solo».
Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente della Giunta regionale, Sergio De Caprio, in visita oggi alla stazione dei carabinieri di Cetraro.
De Caprio è stato accompagnato dal presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Antonio De Caprio, dal sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, e dal segretario nazionale del Nuovo sindacato carabinieri, Franco Rosso.
L’INTIMIDAZIONE
«Gli autori di questo gesto – ha detto l’assessore – sono ignoranti con gravi ritardi mentali che vivono in un mondo che non c’è più e che devono essere messi nell’unico posto che compete loro, ovvero le galere. Devono sparire dalla nostra civiltà e deve essere tolto loro il saluto. Fanno un danno gravissimo ai nostri ragazzi, alla nostra economia. Invito la popolazione a denunciare in qualunque forma».
«TAVOLO COL GOVERNO»
«Ringraziamo i carabinieri e le loro famiglie per quello che fanno. Li incoraggiamo – ha aggiunto De Caprio – ad andare avanti senza esitazione, perché queste minacce significano una cosa sola: che i carabinieri sono dalla parte giusta e il popolo della Calabria è con loro».
«Oltre a questa solidarietà e comunanza di intenti, bisogna rinforzare le stazioni dell’Arma ed effettuare interventi strutturali e di sostegno ai nostri militari, tramite uomini e mezzi adeguati. La Regione è a disposizione com’è giusto che sia, ma vogliamo anche sapere come questo Governo intende liberare la Calabria dalla ‘ndrangheta. E vogliamo partecipare a questa lotta di liberazione».
«Serve – ha concluso De Caprio – un tavolo aperto, immediato, con i ministri dell’Interno e della Difesa per sapere qual è la progettualità in campo e quali risorse vengono messe sul terreno per la lotta alla ‘ndrangheta, che è il primo obiettivo della giunta Jole Santelli e delle nostre comunità. Il tempo della convivenza con la criminalità è finito».