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HomeCalabriaCosenzaBucarelli: “Le vere motivazioni delle dimissioni del sindaco Antonio Palermo”

Bucarelli: “Le vere motivazioni delle dimissioni del sindaco Antonio Palermo”

Non tarda ad arrivare la versione dei fatti dell’assessore Irma Bucarelli.

“SOLO LA VERITA’ ALLA MIA CITTA’

Oggi l’ex sindaco Antonio Palermo (ormai questo si capisce dal suo
ultimo post), getta la maschera e da vittima diventa carnefice SOLO
PER I SUOI INTERESSI PERSONALI.

In questi giorni, dopo le dimissioni del Sindaco, tanti sono stati i
miei tentativi di fargli capire, a questo punto mi tocca dire
inutilmente, quanto sbagliato fosse stato il gesto delle dimissioni e
quanto irresponsabile fosse per lui far arrivare un Commissario a
gestire l’Ente Comune per i prossimi 9 mesi.

Ma lui non ha avuto la Responsabilità di ascoltare, fermo sulle sue
posizioni, fermo sulle sue richieste di scuse, che cari cittadini,
avremmo dovuto dare, solo per aver richiesto dei chiarimenti.

Non ha voluto creare una sintesi con la sua Maggioranza, che tra
l’altro non lo ha MAI sfiduciato.

Ha ricercato unicamente pubbliche scuse, al fine di aumentare la sua
popolarità e dare alimento al suo ego smisurato, attraverso un elevato
numero di LIKE su Facebook.

Una politica ed una comunità ridotta da sempre ad un mero conteggio di
like, distaccandosi dalla vita reale e dai cittadini, che addirittura
spesso evitava per non confrontarsi o ricevere critiche.

Dimissioni avvenute, senza dubbio alcuno, per una sua personale Strategia.

Un Sindaco, MAI padre di famiglia, che dopo appena 1 anno del secondo
mandato revoca un Assessore, l’Assessore che lo ha sempre sostenuto e
gli ha permesso con i suoi numerosissimi voti di diventare Sindaco.

Anche allora per questo suo gesto ha dato motivazioni non reali, ma
frutto solo di strategie politiche che gli permettevano di rafforzare
la sua compagine in Giunta e dargli più ampio spazio di manovra nelle
scelte. Nominò un assessore che si dimise dopo soli 3 mesi. Che scelta
responsabile!

Mentre noi, responsabilmente decidemmo di rimanere e portare a termine
l’incarico conferito dalla cittadinanza, i cantieri aperti,
riconsegnare le scuole alla comunità scolastica e completare quanto
avevamo avviato.

La revoca di Ignazio Giordano fu un atto gravissimo, di irriconoscenza
e di mancanza di rispetto verso la Città. Il tutto peraltro avvenuto
senza comunicazione alcuna alla sua maggioranza, ai suoi consiglieri,
alla politica tutta; nel suo perfetto stile di Uomo solo al Comando,
che non deve avere condizionamenti, come lui stesso dice.

L’ormai ex Sindaco, non ACCETTA il confronto, oggi fa la vittima, dice
che la sua maggioranza viene meno perché non si è presentata in
Consiglio.

Ma ha detto alla Comunità che in seconda convocazione quei consiglieri
che lui chiama nemici, sono andati in consiglio approvando tutti i
punti all’ordine del giorno tranne quello relativo
all’Esternalizzazione dei tributi, per il quale è stato chiesto lo
slittamento al prossimo consiglio, per carenza di informazioni?

Sì, proprio quei consiglieri che per 9 anni gli hanno retto le sorti
del comune, mandando avanti attività, servendo il comune a tempo
pieno, facendo tutto e solo per il bene della cittadinanza, senza
colore politico alcuno, dedicando energie senza mai risparmiarsi,
mentre lui utilizzava il suo ruolo, come lui dice “prestigioso” di
Sindaco di Mendicino, per trovare spazio in questo o quel partito
(Sell, Callipo, ItaliaViva, PD,…ecc chi più ne ha più ne metta!) che
puntualmente poi abbandonava così come ha fatto oggi con il comune di
Mendicino.

Se non comando me ne vado! Questo è sempre stato il suo dictat.

Ha spiegato alla comunità perché quel gruppo di Consiglieri, peraltro
i maggiori esponenti della sua maggioranza non si siano presentati in
prima seduta?

Ha detto che quei consiglieri erano completamente all’oscuro di ciò
che sarebbe stato approvato in Consiglio Comunale circa
l’Esternalizzazione dei Tributi?

Ha spiegato che la sottoscritta per giorni e giorni ha provato a
contattarlo per parlare del contenuto della delibera, ma lo stesso ha
alzato un muro, non volendo dare spazio alle spiegazioni?

A questo punto viene da pensare che chissà quali logiche vi fossero dietro.

Avremmo dovuto alzare la mano come burattini, solo per eseguire i suoi
comandi, dettati a questo punto chissà da quale interesse, mentre
abbiamo voluto pensare ai nostri cittadini ed al nostro comune, non
aggravandoli di inutili spese ed ulteriori vessazioni.

E’ bene che Antonio Palermo sappia che un sindaco, in democrazia non
può governare come un potestà, pensando di poter comandare come
sudditi i suoi consiglieri, DEMOCRATICAMENTE eletti dalla comunità,
impedendo loro la riflessione ed anche il confronto.

Del resto, dal 2014 ad oggi, quanti Consiglieri, quanti Assessori,
quanti Amici, quanti gruppi, ha perso nel suo cammino????

Tutti impedivano la sua ascesa????

Di 17 consiglieri comunali che si sono candidati con lui, nel corso
delle due legislature, quanti ancora oggi sono al suo fianco e lo
sostengono?

Il responsabile si legge dai numeri e l’unico responsabile E’ LUI!

Lui che ha avuto la Fortuna di governare con persone perbene, che
hanno avallato anche l’inopportuna scelta di Radicamenti, da lui
interamente gestita ed in cui ha pensato bene di non firmare la
delibera cardine, che ha portato me, l’ex assessore Mariateresa
Mancini e il suo vicesindaco a PAGARE per i suoi errori.

E nessuno gli ha mai chiesto, né in privato né pubblicamente, di
chiedere scusa o di pagare per i suoi errori!

Perché noi siamo dei Signori!

E questi sono dati contingibili ed inequivocabili.

E a chi ci chiedeva di fare le scuse pubbliche solo per aver richiesto
maggiori chiarimenti in merito ad una procedura che interessava
l’intera comunità e quindi per avere fatto il nostro dovere di
consigliere, rispondo invece che ora questa persona dovrebbe chiedere
scusa alla comunità mendicinese per aver interrotto bruscamente ed
ingiustamente, per LOGICHE SOLO E PRETTAMENTE PERSONALI, un bel
percorso amministrativo con una squadra fatta di persone perbene ed
esser venuto meno al mandato affidatogli dalla cittadinanza.

Per l’esternalizzazione dei tributi è venuto meno qualsiasi approccio
democratico, nessuna giunta comunale per dare direttive, nessuna
commissione consiliare attivata per la sua approvazione, ma solo una
delibera pronta all’uso, da presentare in Consiglio.

E qui mi tocca fare la differenza con le mie deleghe.

In occasione dell’approvazione definitiva del PSC, da un cilindro,
dopo aver fatto una battaglia tutti insieme per 7 lunghi anni, uscì la
Sua proposta di ripristinare parzialmente la zona industriale di San
Bartolo e lì pretese una riunione di maggioranza e l’attivazione anche
delle commissioni consiliari.

Fortunatamente riuscii a fare valere le ragioni del territorio, anche
grazie al supporto dei consiglieri a lui vicini che avallarono la mia
scelta di coerenza, equità e legalità.

Altro che nemici di Mendicino!

Il vero nemico, anche in quell’occasione fu LUI, che provò a portare
avanti logiche politiche e personalistiche.

A lui che parla di anti Palermo gli dico che da mesi, anzi da anni, si
era messo a capo di una coalizione che da mesi o forse da anni cerca
di fermare un treno in corsa, un treno a cui lui ha sempre deciso di
non agganciarsi, alla ricerca affannosa di “candidati di superamento”.

Ma superamento da chi? Da chi lui vedeva lavorare giornalmente per
portare risultati tangibili per il nostro territorio?

Io che mai ho ricercato like o vittimismi per riscuotere apprezzamenti
ma che ho camminato sempre e solo con la forza dei fatti.

Perché ritengo che il Valore si dimostri sul campo, non come qualcuno
fa sempre, dietro una tastiera!

Il mio percorso in questi anni è stato un percorso lineare, fatto di
lavoro e impegno, sul quale nessuno può contestare nulla.

Il mio operato è stato sempre e solo rivolto alla comunità e mai ho
pensato alle scalate politiche.

Sarei potuto diventare Consigliere Provinciale, avrei potuto
concorrere come Consigliere Regionale, addirittura mi era stata
proposta un candidatura alla Camera.

Ma io non ho la SUA presunzione!

Ho sempre trattato tutti con rispetto e garbo, confrontandomi e
approcciando le problematiche e le persone con pazienza, ascolto ed
intelligenza.

Ma mai ho accettato la mancanza di rispetto, maggiormente quella intellettuale!

E tra un anno IO CI SARO’, insieme alla mia squadra, la stessa che in
questi giorni mi ha sorretto, aiutata e resa orgogliosa nell’avermi
dato il ruolo di leader, i miei amici consiglieri, Roberto, Ignazio e
Rossella, il mio splendido ed impagabile gruppo di amici, il
Consigliere Vena e il suo gruppo, una splendida sorpresa e tanti tanti
altri che qui non menziono con un’emozione così grande che segna il
mio volto.

Non voglio ripercorrere 9 anni stupendi, ci sarà tempo e luogo per
fare ciò, non mi reputo il miglior assessore che Mendicino abbia avuto
e voglio solo essere ricordata come colei che ha dato il massimo per
la sua comunità”.

A presto Mendicino.

Io resto al servizio della mia comunità.

Irma Bucarelli – assessore comune di Mendicino”

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