In una gremitissima sala De Cardona della Bcc Mediocrati di Rende, martedì scorso si è svolta la cerimonia di consegna del premio “Antonio Alimena”. Arrivato alla dodicesima edizione e promosso dal Convegno di cultura “Maria Cristina di Savoia” di Cosenza, il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al giornalista e radiocronista sportivo Rai Francesco Repice.
A porgere i saluti al pubblico e al giornalista, la presidente del Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia, sezione di Cosenza, Maria Pia Galasso, don Salvatore Fuscaldo, assistente ecclesiastico del Convegno di Cultura, Olga Ferraro, vice presidente della Bcc Mediocrati e padrona di casa, Franz Caruso, sindaco di Cosenza. A seguire, si sono registrati gli interventi, coordinati dal giornalista Rai Antonio Lopez, di Angela Gatto, presidente del Premio Alimena e vicepresidente nazionale per il Sud dei Convegni, Loredana Giannicola, delegata regionale dei Convegni, Riccardo Giacoia, caporedattore della Tgr Calabria, Francesca Stancati, delegata provinciale del Coni. Presenti anche Antonella Paura, team manager della prima squadra femminile del Cosenza Calcio seguita da una nutrita rappresentanza di giocatrici.
“Il viaggio nel mondo del calcio di Francesco Repice”, con i campionati europei di calcio alle porte, inizieranno il 14 giugno, il tema della giornata era praticamente imposto. Cosentino di nascita e di adolescenza, Francesco Repice ha mostrato al pubblico la stessa brillantezza che lo ha da sempre contraddistinto nelle sue coinvolgenti radiocronache.
Il tono stentoreo della sua voce è ormai un marchio di fabbrica. Così come la sua partecipazione emotiva alle battaglie calcistiche che si consumano sui rettangoli verdi. È passionale, Repice, nel racconto delle azioni di gioco. Non nasconde che complice di questo suo stile sia anche la fede calcistica che lo ha accompagnato tantissime volte nella curva della Roma a tifare per i colori giallorossi. Anche se durante le radiocronache riesce a emozionarsi e a trasmettere questo altissimo grado di pathos ai supporter di qualsiasi squadra.
Perché questo sport, lo ama alla follia. E guai a dirgli che in fondo le partite di calcio non sono altro che 22 giovanotti in pantaloncini che rincorrono una palla! Eppoi, è stato bello sentire che l’incontro con questa sua forte passione sia nato proprio dalle nostre parti, quando lui, un giovanissimo ragazzotto di nome Francesco, si divertiva a trasmettere in una radio cosentina i racconti delle partite del Rende.
E mica dalla sala stampa del “Marco Lorenzon”, dal balcone di casa di una signora che, come raccontato dallo stesso Repice, aveva corteggiato per conquistare quella postazione così favorevole, visto che non aveva ancora la maggiore età per l’accesso alla sala stampa dello stadio!
Le motivazioni del premio
«È indubbio che lo sport sia un veicolo di inclusione, aggregazione e partecipazione con un ruolo sociale fondamentale – ha sottolineato Maria Pia Galasso durante i saluti –. Il senso comune di appartenenza e partecipazione sono armi potenti, che, piano piano, possono realizzare quel cambiamento che da sempre si identifica nello sport, favorendo una maggiore coesione sociale, ma anche una maggiore integrazione tra le parti della società. Perché lo sport ha il potere di suscitare emozioni.
Ha il potere di ricongiungere le persone. Ecco, noi stasera vogliamo suscitarle, quelle emozioni, ed è per questo motivo che il Premio “Antonio Alimena” lo conferiamo a Francesco Repice, per il suo forte legame alla terra d’origine, per la testimonianza di valori etici e umani, per aver messo a disposizione la propria competenza e conoscenza nella divulgazione dell’alto valore formativo dello sport di squadra, esaltandone lo spirito di gruppo».