domenica, Novembre 24, 2024
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Il Cosenza fa altri quattro passi verso la salvezza

I Lupi tornano al successo casalingo al momento giusto

Seconda vittoria consecutiva del Cosenza che si avvicina sempre più all’obiettivo della permanenza in serie B. I rossoblù segnano quattro reti come a Reggio Emilia ma, se la partita contro i granata era filata via senza difficoltà, l’incontro con il Bari è stato ben più complesso di quanto dica il punteggio finale. Il match del Marulla è stato come uno spettacolo teatrale diviso in tre atti: nel primo, gli uomini di Viali partono alla grande, sbloccano la partita, raddoppiano e sfiorano il terzo gol; nel secondo atto – andato in scena a cavallo fra fine prima frazione ed inizio secondo tempo – i Lupi tirano comprensibilmente il fiato, consentendo ai biancorossi pugliesi – sull’orlo del precipizio – di rientrare in partita e di sfiorare il pari; nel terzo atto infine, il tecnico rossoblù mette dentro forze fresche, il Cosenza riguadagna campo e va a chiudere la partita, mandando in visibilio i propri supporters.

FORMAZIONI INIZIALI

Viali – nonostante le poche opzioni a centrocampo per via delle squalifiche di Voca e Praszelik – ripropone la stessa formazione e lo stesso 3-5-2 asimmetrico messo in campo nel turno precedente. Giampaolo – alla seconda uscita sulla panchina dei galletti – abbandona il 4-3-3 visto contro il Pisa e schiera i suoi con un 4-2-3-1, inserendo Pissardo, Pucino, Aramu e l’ex rossoblù Nasti al posto di Brenno, Dorval, Morachioli e Puscas – costretto al forfait per un intervento chirurgico ad una mano.

Tutino e Marras festeggiano il raddoppio – Foto di Michele De Marco

PRIMO TEMPO: MAZZOCCHI E TUTINO IN GOL PER I LUPI, NASTI SEGNA PER GLI OSPITI

Il Cosenza – come è capitato di frequente in questo campionato – inizia il match in maniera aggressiva, anche per cercare di sfruttare la “debolezza congenita” degli ospiti – che hanno spesso subito gol in avvio di partita – e si rende pericoloso già al 3’ con Calò: il regista rossoblù batte una punizione da posizione un po’ defilata sulla destra e – da circa 25 metri – calcia direttamente in porta cercando di sorprendere Pissardo che recupera la posizione e devia sul fondo in tuffo. Passano due minuti ed al 5’ i padroni di casa sbloccano la gara: ancora un calcio di punizione di Calò dalla destra, la palla attraversa tutta l’area di rigore ed arriva dalla parte opposta dove D’Orazio rimette al centro di prima intenzione per Mazzocchi che – appostato al centro dell’area piccola – anticipa tutti mettendo in rete da pochi passi. Al 13’ D’Orazio – con un doppio passo – salta secco un avversario e crossa teso al centro: Mazzocchi riesce solo a sfiorare di testa e la palla scorre oltre. Al 14’ Calò conclude da fuori area verso la porta pugliese senza però inquadrare lo specchio. Il Cosenza avverte le difficoltà degli ospiti e continua ad attaccare alla ricerca del raddoppio che arriva al 17’: Tutino riceve palla all’altezza del cerchio di centrocampo, elude un intervento killer di un avversario ed apre a destra per Marras che controlla e restituisce palla all’indietro – nel cuore dell’area di rigore avversaria – per l’attaccante napoletano il cui preciso sinistro rasoterra fulmina l’estremo difensore biancorosso. Al 21’ Tutino e Marras ripropongono l’azione che ha portato al gol del raddoppio ma questa volta Pissardo riesce ad opporsi in due tempi. Al 23’ Meroni colpisce di testa in controtempo ma non riesce ad inquadrare la porta. I padroni di casa rifiatano un po’ ed il Bari si riversa in avanti per cercare di riaprire la partita. La prima occasione degna di nota degli ospiti arriva al 33’: calcio di punizione dalla sinistra, Kallon libero sul secondo palo colpisce di testa ma manda il pallone a lato. Al 37’ sugli sviluppi di un corner la palla arriva a Sibilli che – da posizione angolata – tira impegnando Micai in una respinta sul palo esterno. Al 40’ Pucino batte un calcio di punizione dalla sinistra e Micai vola a levare la palla dal sette, deviandola sul fondo. La pressione dei biancorossi pugliesi diventa ancora più intensa ed i Lupi non riescono a ripartire in contropiede per alleggerire. Al 42’ tiro-cross di Sibilli con Camporese che anticipa tutti, rischiando l’autogol ma evitando al contempo guai peggiori. Al 44’ il Bari concretizza la mole di gioco espressa nel finale di tempo pervenendo – in maniera a dire il vero un po’ casuale – alla rete: Sibilli conclude in maniera sbilenca dalla destra ma il suo tiro sbagliato diventa un assist involontario per Nasti che – aggirata la marcatura di Marras – si trova completamente solo sul secondo palo ed insacca. Dopo tre minuti di recupero si chiude un primo tempo frizzante con gli ospiti rientrati in partita dopo essere stati ad un passo dal tracollo.

Capitan D’Orazio in azione – Foto di Michele De Marco

SECONDO TEMPO: NASTI SFIORA IL PARI, QUALCHE BRIVIDO, CALÒ E FORTE METTONO IN GHIACCIO IL RISULTATO

Primo squillo del secondo tempo ad opera dei padroni di casa con Mazzocchi che – al 47’ – prende palla sulla destra, converge e conclude – debolmente – fra le braccia dell’estremo difensore ospite. Al 48’ Bari vicinissimo al pareggio: Aramu serve in profondità Nasti che fa scorrere il pallone e tira colpendo la base del palo con Micai che però sembrava in traiettoria. Al 58’ doppia occasione per gli ospiti: azione sulla sinistra con palla messa in mezzo e conclusione di Nasti respinta con un piede dal portiere rossoblù. Sugli sviluppi dell’azione Sibilli conclude da sinistra ad incrociare sul palo opposto con il pallone che passa non lontano dal palo. La spinta degli ospiti perde di intensità e – complici i cambi – i Lupi si riaffacciano sulla trequarti offensiva. Al 68’ punizione di Calò per la testa di Camporese che serve Cimino, anticipato da Ricci prima di riuscire a concludere verso la porta di Pissardo. Al 78’ lungo rilancio di Micai verso Forte che riceve palla spalle alla porta ma viene messo giù dal suo diretto marcatore. Si incarica della battuta – al 79’ – ancora una volta Calò: la conclusione del regista rossoblù è una perfetta parabola che si insacca nel sette alla sinistra di Pissardo, vanamente proteso verso il pallone. All’82’ Bellomo prima commette fallo su Micai in uscita e poi prende Calò per il collo: Zufferli – autore di una pessima direzione di gara – non può fare finta di niente ed estrae il cartellino rosso. All’88’ il Cosenza cala il poker: letale ripartenza sulla sinistra di Mazzocchi, imbeccata in profondità per D’Orazio che serve centralmente all’accorrente Forte un comodo pallone da appoggiare in rete. La partita – già finita all’espulsione di Bellomo – si trascina nei cinque minuti di recupero finali in cui il Cosenza gira palla per l’entusiasmo del proprio pubblico e Forte sfiora un’altra doppietta concludendo – al 95’ – debolmente fra le braccia di Pissardo dopo aver ricevuto una palla al bacio di Antonucci.

Calò carica il tiro – Foto di Michele De Marco

NON ABBASSARE LA GUARDIA

Il Cosenza nel corso dell’incontro con il Bari ha mostrato diverse facce, manifestando però sempre compattezza, affiatamento e concentrazione. Nonostante si potesse rischiare un contraccolpo psicologico non trascurabile dopo aver preso gol nel finale di tempo – cosa purtroppo successa piuttosto spesso in diverse partite nel corso della stagione – i Lupi si sono messi in trincea indossando l’elmetto – citando il compianto Gianni Di Marzio – soffrendo e sbuffando in diversi momenti ma non mollando mai, pronti ad aiutarsi l’uno con l’altro, certi che superare indenni l’inevitabile sfuriata barese – troppo si giocava la squadra di Giampaolo per poter credere o pensare che si sarebbe arresa senza lottare anche sotto di due gol – avrebbe garantito un finale di partita in cui poter sfruttare gli spazi a disposizione. Infatti, una volta che Viali ha immesso forze fresche, la squadra ha immediatamente riguadagnato campo e ha sfruttato le occasioni che si sono presentate. Adesso bisognerà andare ad Ascoli per chiudere definitivamente il discorso salvezza, senza fare calcoli e giocando con lo stesso spirito, la stessa concentrazione e la stessa abnegazione viste negli ultimi tre incontri disputati. C’è da credere che Viali e Forte avranno motivazioni extra – da condividere con il gruppo squadra – per fare pentire più di qualcuno nelle Marche delle scelte fatte nei loro confronti ad inizio stagione. Il Bari è sembrato una squadra incompiuta, sempre sull’orlo di una crisi di nervi ma ha almeno provato a reagire – riuscendoci in parte – dopo un inizio partita disastroso, mettendoci tanta aggressività – forse anche troppa, agevolati in questo da una direzione di gara decisamente non all’altezza. I galletti rischiano davvero grosso, anche perché il calendario che li aspetta non è agevole e l’ambiente sembra sul punto di implodere: un tecnico senza esperienza come Giampaolo potrebbe non essere la scelta giusta in una situazione così complicata e pericolosa. Riguardo all’arbitraggio, il signor Zufferli è stato decisamente insufficiente, probabilmente inadatto alla categoria o – quanto meno – a sfide così delicate, giocate sul filo dei nervi. L’arbitro non solo ha usato due pesi e due misure nella distribuzione dei cartellini ma – soprattutto – ha consentito e tollerato un atteggiamento ben oltre i limiti dell’intimidazione fisica ad alcuni giocatori pugliesi. Benali specialmente – pur avendo qualità tecniche e tattiche innegabili – ha messo in scena il suo solito “show” di dubbio gusto con proteste plateali, falli e spinte a gioco fermo nei confronti degli avversari, tutte azioni che avrebbero potuto e dovuto portare ben prima di quanto avvenuto a sanzioni anche maggiori del semplice cartellino giallo ricevuto nella ripresa.

L’esultanza di Mazzocchi dopo la prima rete – Foto di Michele De Marco

COSENZA (3-5-2): Micai; Venturi (46’ Fontanarosa), Camporese, Meroni; Marras (60’ Florenzi), Zuccon (60′ Cimino), Calò (86’ Viviani), Antonucci, D’Orazio; Mazzocchi, Tutino (70′ Forte).

A disposizione: Marson, Lai, Gyamfi, Crespi, Canotto, Frabotta.

Allenatore: Viali

BARI (4-2-3-1) Pissardo; Pucino (75′ Dorval), Di Cesare, Vicari, Ricci; Maita (86′ Acampora), Benali (86′ Achik); Sibilli, Aramu (60′ Morachioli), Kallon (75′ Bellomo); Nasti.

A disposizione: Brenno, Matino, Lulic, Guiebre, Zuzek, Edjouma, Zamboni.

Allenatore: Giampaolo.

ARBITRO: Zufferli di Udine.
ASSISTENTI: Capaldo di Napoli e Trinchieri di Milano.

IV UFFICIALE DI GARA: Madonia di Palermo.

VAR: Paterna di Teramo.

ASSISTENTE VAR: Paganessi di Bergamo.

MARCATORI: 5’ Mazzocchi (C), 17’ Tutino (C), 44’ Nasti (B), 79’ Calò (C), 88’ Forte (C)

NOTE: Spettatori: 9.503 di cui 1.507 ospiti. Ammoniti: Venturi (C), Zuccon (C), D’Orazio (C), Benali (B), Pucino (B), Micai (C). Espulso: Bellomo (B)

Angoli: 2-6. Recupero: 3′ pt, 5′ st. Possesso Palla: Cosenza 44 %; Bari 56 %

Marras in azione – Foto di Michele De Marco
Tutino si gode l’abbraccio dei tifosi dopo la sua rete – Foto di Michele De Marco
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