Toto Cutugno si è spento a Milano nell’ospedale dove era ricoverato, dopo una lunga malattia, aveva da poco compiuto 80 anni. Un altro pezzo importante della musica italiana se ne va. Di lui resteranno canzoni che hanno fatto il giro del mondo, a partire da “L’italiano”, brano simbolo del 1983 diventato nel tempo un’etichetta nazionale.
”Lasciatemi cantare con la chitarra in mano, lasciatemi cantare, sono un italiano”
Un palmares di tutto rispetto che conta 15 partecipazioni al festival di Sanremo di cui una storica con Ray Charles nel ’90. Non solo cantautore ma anche conduttore televisivo dove nell’87 lo vede alla guida di “domenica in”.
A metà degli anni settanta il grande successo parte da oltralpe, la Francia. La sua canzone “L’été indien” del 1975 incisa da Joe Dessien e diventa un hit internazionale. L’anno successivo arriva il debutto al festival Sanremo e nel ’78, la canzone “Donna, donna mia” diventa la sigla del programma “Scommettiamo” di Mike Bongiorno. Ben presto raggiunge i vertici della hit parade. Toto Cutugno scrive anche la prima canzone “Soli” per Adriano Celentano, che rimane per mesi al primo posto delle classifiche. Continua a scrivere brani per vari artisti italiani e stranieri e nel 1980 col brano “Solo noi” vince il festival.
La sua musica e la sua italianità è apprezzata in tutto il mondo. Nel 2012 esegue con il coro dell’Armata rossa “L’italiano”, il brano che nel 1983 lo ha reso famoso oltre i confini nazionali.