Catanzaro si è affermata come un punto di riferimento nel campo delle innovazioni mediche, in particolare per quanto riguarda la possibilità di riparare le valvole cardiache senza la necessità di un intervento chirurgico. Durante il congresso dal titolo “Up-date nel trattamento percutaneo dell’insufficienza mitralica e tricuspidalica”, organizzato dalla Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, sono state presentate importanti scoperte e pratiche rivoluzionarie.
Il professor Ciro Indolfi durante il congresso della Cardiologia dell’Università Magna Graecia: “Orgoglioso di questo traguardo”.
La Cardiologia universitaria di Catanzaro, sotto la guida del professor Ciro Indolfi, ha introdotto in Calabria due importanti procedure: l’impianto della valvola aortica per via percutanea (Tavi) e la riparazione della valvola mitrale attraverso il MitraClip. Oggi, questo centro è l’unico in tutta la Calabria in grado di effettuare la riparazione della valvola tricuspide senza ricorrere al bisturi.
Durante il congresso, la dottoressa Annalisa Mongiardo, responsabile del progetto MitraClip, ha presentato le indicazioni e i risultati ottenuti con la riparazione edge-to-edge (Teer) della valvola mitrale, mostrando anche un caso di intervento dal vivo. La dottoressa Iolanda Aquila ha illustrato i criteri ecocardiografici utilizzati per selezionare i pazienti idonei alla riparazione trans-catetere.
Il professor Ciro Indolfi ha poi presentato la più recente frontiera della cardiologia interventistica, ovvero la riparazione della valvola tricuspide. Inoltre, la dottoressa Carmen Spaccarotella ha illustrato lo studio Trilluminate, pubblicato sul New England Journal of Medicine, e i criteri per la selezione del paziente ideale per il trattamento della valvola tricuspide.
«Sono estremamente orgoglioso di aver introdotto in Calabria, dopo lo stent per l’infarto, la rivoluzionaria procedura percutanea di riparazione delle valvole cardiache», ha dichiarato con entusiasmo il professor Ciro Indolfi, presidente della Federazione Italiana di Cardiologia e direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia del Policlinico Universitario. «Negli anni passati, abbiamo affrontato un’eccezionale mole di lavoro, trattando circa 45.000 pazienti solo in ambito emodinamico. Di questi, abbiamo effettuato la riparazione dell’aorta, della mitrale e, più recentemente, della tricuspide su circa mille pazienti. La nostra attuale priorità è lavorare attivamente sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, al fine di preservare la salute del cuore, permettendo a tutti di vivere meglio e più a lungo», ha concluso il professor Indolfi con determinazione.
L’Università Magna Graecia di Catanzaro, grazie al contributo del professor Indolfi e del suo team, continua a porsi all’avanguardia nella ricerca e nel trattamento delle malattie cardiache, offrendo ai pazienti calabresi opzioni di cura all’avanguardia che riducono al minimo l’invasività degli interventi e migliorano la qualità di vita dei pazienti affetti da patologie cardiache.