Il Cosenza soffre ma riprende la marcia a Piacenza

Contro la Feralpi arriva un pari con doppia rimonta

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Piacenza

Il Cosenza torna da Piacenza con un punto che – quanto meno – interrompe la serie di sconfitte che hanno inaugurato il Viali-bis. La partita è stata viva e rocambolesca, con i Lupi che hanno dapprima sprecato, poi sono andati sotto due volte, rimontando in entrambe le occasioni, infine hanno tentato di vincerla, rischiando di perderla nel finale. Viali e – soprattutto – i tifosi si aspettavano un segnale da parte della squadra, dopo la settimana di ritiro e le polemiche relative alle voci incontrollate su liti e presunti ammutinamenti. Ebbene, Tutino e compagni hanno dato vita ad una prestazione contraddittoria ma decisamente non scialba come nelle ultime due uscite, riuscendo a raddrizzare l’incontro – con i nervi più che con la tecnica – proprio quando il tracollo sembrava ormai dietro l’angolo.

SCHIERAMENTI DI PARTENZA

Zaffaroni dispone i suoi con il consueto e compatto 3-5-2, sostituendo l’indisponibile Di Molfetta con Kourfalidis. Viali ripropone il 4-3-3 “liquido” già visto contro il Brescia, inserendo D’Orazio, Voca, Tutino e Mazzocchi per Frabotta, Zucconi, Crespi e Antonucci.

PRIMO TEMPO: I LUPI SPRECANO IN AVVIO, LA MANTIA TRAFIGGE MICAI, TUTINO IMPATTA CON UN EUROGOL

I rossoblù partono aggressivi e ordinati, mettendo subito in difficoltà i padroni di casa. Infatti, già al 2’, dopo un doppio scambio, Tutino serve Mazzocchi in area ma la conclusione dell’attaccante dei Lupi finisce incredibilmente alta sulla traversa. Al 10’ Tutino riceve palla in area e tira non inquadrando la porta da posizione favorevole: l’attaccante del Cosenza reclama una deviazione con la mano di un difensore verdeblù ma Ghersini – autore di una pessima direzione di gara – non ritiene necessario il controllo al VAR e non concede neanche il corner. Dopo l’inizio veemente, il Cosenza rifiata e la Feralpi ne approfitta per guadagnare campo, trovando la rete alla prima occasione: al 19’, Felici mette un cross alto e piuttosto lento dalla destra con La Mantia che sovrasta Gyamfi e batte Micai da due passi con un colpo di testa. Dopo qualche minuto di assestamento i Lupi reagiscono e pervengono al pareggio al 27’: su cross dalla destra di Marras, Tutino si coordina e fulmina Pizzignacco con una splendida mezza rovesciata volante, facendo esplodere i tifosi assiepati nel settore ospiti. Il più che meritato pareggio rianima gli ospiti che riprendono a condurre il gioco ma i verdeblù di casa si difendono con ordine sulla loro trequarti, chiudendo gli tutti gli spazi. Al 37’ Voca va al tiro da circa 25 metri ma la conclusione – seppur potente – non centra lo specchio della porta. Dopo tre minuti di recupero termina un primo tempo movimentato.

SECONDO TEMPO: LA MANTIA SU RIGORE IN AVVIO, ANTONUCCI IMPATTA, MICAI SALVA IL RISULTATO NEL FINALE

La seconda frazione inizia nel caos: al 47’, su una conclusione dei padroni di casa, Gyamfi devia il pallone appena dentro l’area e poi si accascia al suolo. Mentre vengono prestate le necessarie cure al terzino rossoblù, il VAR avvia un check per un fallo di mani dello stesso difensore e – dopo diversi minuti di consulto con il direttore di gara, compreso un passaggio al monitor situato a bordo campo – viene concesso un calcio di rigore alla Feralpi. Al 50’ si incarica del tiro La Mantia che tira debolmente alla destra di Micai la cui respinta finisce sui piedi di Letizia che insacca. Il giocatore verdeblù però era entrato in area prima dell’esecuzione quindi il gol non è valido. Purtroppo il regolamento prevede solo la ripetizione del rigore – senza ulteriore punizioni per il comportamento non regolamentare del giocatore di casa – e quindi La Mantia può ripresentarsi sul dischetto al 53’ – dopo lunghe e vane proteste degli ospiti. Questa volta l’attaccante romano non sbaglia e sigla la sua doppietta personale. Il Cosenza accusa il colpo e – anche per via del caldo – non sembra in grado di reagire, producendo iniziative un po’ sterili. Viali prova a dare una svolta con i cambi, i Lupi ritrovano quanto meno la voglia di provarci e al 74’ Marras vede un taglio di Antonucci in profondità: l’attaccante rossoblù controlla sul lato destro dell’area di rigore e supera Pizzignacco con un preciso diagonale ad incrociare. Raggiunto il pareggio, il Cosenza prova a premere per trovare il vantaggio ma i tentativi – seppur generosi – sono disordinati ed è anzi la Feralpi che – su due ripartenze generate da altrettante leggerezze dei giocatori ospiti al limite dell’area verdeblù – quasi riesce a vincere la partita. Infatti, all’85’ e al 93’ Micai salva il risultato con due grandi interventi – rispettivamente su Tonetto e Compagnon. Il match si chiude dopo sette minuti di recupero.

UN – ENNESIMO – NUOVO INIZIO

La partita del Garilli deve – necessariamente – rappresentare l’ennesima ripartenza della stagione rossoblù. Per bilanci ed – eventuali – processi ci sarà tempo più avanti, ora è il momento che in cui tutti – squadra, mister, società, tifosi e ambiente – si compattino per raggiungere prima possibile la permanenza in B. È evidente che spetta soprattutto alla squadra trascinare le altre componenti, dando continuità alla prestazione contro la Feralpi e anzi facendo – prima possibile – un ulteriore salto di qualità per tornare alla vittoria e spazzare via la cappa di preoccupazione che aleggia da troppo tempo sul Marulla. Di certo il Cosenza non può prescindere da Tutino, non solo per i gol ma anche per l’esempio, la voglia e l’abnegazione – restando in campo fino al novantesimo nonostante le condizioni fisiche precarie – messe in mostra contro i Leoni del Garda. Se il resto del gruppo seguirà – con i fatti – la strada tracciata dall’attaccante napoletano, la nave rossoblù dovrebbe riuscire a ritrovare la giusta rotta. La Feralpi di Zaffaroni si è dimostrata una squadra tignosa e ordinata, ostacolo forse più arduo da affrontare di quanto ci si aspettasse. Di sicuro, i verdeblù si giocheranno le loro possibilità fino in fondo e contro ogni avversario. Riguardo alla direzione arbitrale, il signor Ghersini – come accennato in precedenza – è stato nettamente insufficiente, gestendo in maniera incomprensibile diverse situazioni e trovandosi di frequente lontano dall’azione. Non è chiaro infine cosa sia avvenuto al momento della sostituzione di Felici quando la panchina rossoblù – e in particolare il team manager Marulla – ha protestato in maniera impetuosa, probabilmente perché avevano ravvisato qualche irregolarità.

FERALPISALÒ (3-5-2) Pizzignacco; Bergonzi, Ceppitelli, Martella; Felici (81′ Giudici), Zennaro (81′ Tonetto), Fiordilino, Kourfalidis, Letizia (94′ Pilati); La Mantia (64′ Butic), Dubickas (64′ Compagnon).

A disposizione: Liverani, Volpe, Krastev, Hergheligiu, Attys, Manzari, Pietrelli. 

Allenatore: Zaffaroni.

COSENZA (4-3-3): Micai; Gyamfi, Meroni, Camporese, D’Orazio; Calò, Voca (64’ Antonucci), Florenzi (64’ Praszelik); Marras (81’ Canotto), Tutino (94’ Crespi), Mazzocchi (81’ Forte).  

A disposizione: Marson, Cimino, Frabotta, Fontanarosa, Venturi, Zuccon, Viviani.  

Allenatore: Viali
ARBITRO: Ghersini di Genova.
ASSISTENTI: Scarpa di Reggio Emilia e Barone di Roma 1.

IV UFFICIALE DI GARA: Djurdjevic di Trieste.

VAR: Dionisi dell’Aquila.

ASSISTENTE VAR: Muto di Torre Annunziata.

MARCATORI: 19’ La Mantia (F), 27’ Tutino (C), 54’ La Mantia (F-rig), 74’ Antonucci (C)

NOTE: Spettatori: 1.370 di cui 572 ospiti. Ammoniti: Marras (C), Tutino (C), Ceppitelli (F), Compagnon (F)

Angoli: 9-5. Recupero: 3′ pt, 7′ st. Possesso Palla: Feralpisalò 48 %, Cosenza 52 %

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