Il reparto di Cardiologia dello Spoke di Cetraro-Paola acquisisce strumentazioni innovative e amplia il servizio offerto ai cittadini.
A tal proposito l’avvocato Sabrina Mannarino, consigliere regionale della Calabria (Fdi) e componente della commissione Sanità, dichiara: «Lo Spoke di Cetraro-Paola sta raggiungendo risultati considerevoli, si veda, in particolare, l’alto livello qualitativo ottenuto dal reparto di Cardiologia – Utic, diretto dalla dott.ssa Maria Teresa Manes, appena nominata Presidente nazionale dell’Area di Cardiologia di genere per l’Associazione dei Cardiologi Ospedalieri (Anmco) per il biennio 2024-2025, grazie all’eccellente lavoro svolto.
Invero, mi preme rilevare che l’Unità Operativa di Cardiologia di Paola si contraddistingue per essere tra le prime in Italia a garantire assistenza tecnica remota per il controllo di pacemaker e defibrillatori impiantabili. La tecnologia avanzata offerta dall’UO permette non solo di effettuare un monitoraggio completo dei pazienti, ma anche una migliore gestione delle cartelle cliniche e il supporto a distanza del personale medico».
Il consigliere aggiunge: «Inoltre, il suddetto reparto è stato il primo in Calabria a trattare un caso di scompenso cardiaco dimostrando evidenti passi in avanti nella cura dei pazienti.
A breve, il nosocomio sarà anche provvisto del servizio di Emodinamica, così da rispondere adeguatamente al fabbisogno del bacino di riferimento e offrire un servizio qualitativo al pari delle strutture ospedaliere presenti nel Nord Italia.
I fatti, quindi, parlano da sé e si pongono in linea con i pronostici contenuti nel Piano di Riorganizzazione della Rete Ospedaliera, che riguardo allo Spoke di Cetraro-Paola prevede la: “collocazione e potenziamento delle attività cardiologiche (Cardiologia e UTIC) con implementazione presso lo stabilimento di Paola dell’attività di Elettrofisiologia e dell’attività di Emodinamica, anche ai fini dell’inserimento nella rete SCA”.
Il Piano prevede, coerentemente a quanto appena acquisito dall’UO sopra citato, il rinnovamento delle dotazioni tecnologiche degli ospedali, il potenziamento delle attività territoriali e “ (…) l’adozione ordinaria di linee guida per la gestione integrata dei PDT per le patologie complesse ed a lungo termine (in particolare quelle oncologiche e cardiovascolari) e di Protocolli di Dimissione protetta per i pazienti che richiedono continuità di cura”».
Sottolinea, infine, Mannarino: «Detto ciò, concludo evidenziando che l’aggiornamento della rete ospedaliera regionale approvata con DCA 64/2016 è stata un’operazione volta a dare risposte concrete a nuovi bisogni di salute determinati dagli effetti delle tre transizioni (epidemiologica, demografica e sociale) che hanno modificato negli ultimi anni il quadro di riferimento; conseguentemente, è palese che gli interventi che si stanno effettuando stanno raggiungendo l’expertise necessaria, innalzando pian piano lo standard del livello sanitario calabrese».