Chiara Ferragni è indagata per truffa aggravata
La svolta è arrivata ieri in serata. L’ipotesi – che è costata all’imprenditrice digitale la multa da un milione di euro da parte dell’Antitrust – è di aver lasciato intendere che acquistando il pandoro, si sarebbe sostenuta la ricerca sull’osteosarcoma e sarcoma di Ewing per comprare un nuovo macchinario, ma in realtà la vendita non avrebbe influito sulla beneficenza e su una somma già stabilita. Una ricostruzione, che alla luce dello scambio di mail tra il gruppo dolciario e Ferragni, porta la procura milanese a ipotizzare il reato di truffa aggravato dalla ‘minorata difesa’, aggravante che interviene quando il presunto raggiro avviene su piattaforme online.
Chiara Ferragni così come l’amministratrice delegata Alessandra Balocco e i rispettivi staff coinvolti saranno chiamati presto dalla procura di Milano a rispondere per chiarire gli aspetti di un accordo stipulato nel novembre 2011 e in cui occorrerà dimostrare l’ingiusto profitto e dove sarebbe stato conseguito (per stabilire la competenza territoriale, ndr.) e il danno per ogni consumatore che ha acquistato il pandoro ‘griffato’ da oltre 9 euro.
Sulla questione sono intervenute le Donne in Rete contro violenza: “A noi cachet Sanremo da 150mila euro”
“A seguito di numerosi articoli che hanno messo in dubbio l’effettiva donazione del cachet di Sanremo a D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, l’associazione conferma di aver ricevuto 150.000 euro tramite bonifico da TBS Crew srl in data 12/01/2023”. Lo chiarisce in una nota la rete antiviolenza a cui Chiara Ferragni aveva devoluto il cachet previsto per la sua co-conduzione del festival di Sanremo 2023. “L’erogazione liberale – precisa D.i.Re – è stata destinata allo sviluppo di sportelli lavoro in 16 centri antiviolenza della rete D.i.Re. I fondi distribuiti a seguito di una call interna ai centri del 09/05/2023 per la presentazione obiettivi del fondo lavoro e avviso per presentazione proposte. Selezionati 16 centri antiviolenza che hanno ricevuto i finanziamenti a fondo perduto attraverso bonifici effettuati dal 22/06/2023 al 07/07/2023, a seguito della ricezione della convenzione sottoscritta dall’associazione socia”.
Ferragni: “Ho sempre agito in buona fede, sono serena”
“Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso” ha detto Chiara Ferragni, assistita dagli avvocati Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone. “Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile”. “Sono, invece, profondamente turbata – conclude Chiara Ferragni – per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero”.