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7ª edizione Miglior rosato del Mediterraneo: al primo posto “Antonè” della cantina Le Conche

Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori della 7° edizione del concorso Miglior rosato del Mediterraneo, iniziativa itinerante inserita nella rassegna Le strade del rosato, che anche quest’anno ha toccato le più belle località turistiche del Sud Italia, accompagnando alcune delle tappe della manifestazione Borgo Divino in tour, evento promosso dall’associazione I borghi più belli d’Italia, conclusasi lo scorso weekend a Spello (Pg).

La riviera dei cedri con Diamante, il borgo autentico di Rende, i castelli romani e la via dei laghi con Nemi hanno fatto da cornice agli ultimi appuntamenti del concorso, dedicati ai vini rosati dell’area Tirrenica e soprattutto a tutte le bollicine del Mediterraneo, sotto lo sguardo attento del direttore Tommaso Caporale.

Una giuria internazionale, presieduta dal famoso chef Enrico Derflingher, coadiuvato dal presidente nazionale ISF International Sommelier Foundation Alberto Giannattasio e dal segretario dell’associazione AMIRA Cosenza-Sila Associazione Maitre Italiani Ristoranti ed Alberghi, il sommelier Giovanni Stefano, ha condotto i lavori dell’ultima selezione: al primo posto è stato giudicato il magliocco Terre di Cosenza Dop sottozona Colline del Crati “Antonè” della cantina Le Conche di Bisignano(Cs) seguito da un altro Terre di Cosenza Dop, sottozona Donnici,  da uve magliocco dolce, l’ “Arsura” delle cantine Spadafora di Mangone (Cs). Al terzo posto il Savuto Dop “Gida” di Antiche Vigne di Marzi(Cs), un blend di magliocco dolce e greco nero a pari merito con l’aglianico dell’alta Campania, il Roccamonfina Igp “Bella Femmena” dell’azienda vitivinicola Telaro di Galluccio(Ce).

Tra le menzioni speciali, la “maglia rosa” riconoscimento ambito per il colore e l’appeal gusto olfattivo ad un altro aglianico, questa volta cilentano, il Paestum Igp “Vetere” della cantina San Salvatore 1988 di Ogliastro Cilento (Sa). Premio complessità assegnato dal presidente di giuria al “Neostòs” della cantina silana Spiriti Ebbri di Celico(Cs), un blend di magliocco dolce, magliocco canino, greco nero, guarnaccia nera, gaglioppo e merlot, di grande corpo e personalità. Infine Premio territorio, per la miglior attinenza al vitigno d’origine, al Calabria Igp da greco nero, “Odisseo” della Tenuta Castromurro di Belvedere Marittimo (Cs).

Un nuovo riconoscimento è stato introdotto durante questa edizione per quanto riguarda la denominazione più richiesta dal pubblico durante i banchi di assaggio. Le più gettonate sono state le etichette Costa d’Amalfi Doc delle cantine Giuseppe Apicella a Tramonti(Sa) e Marina Cuomo a Furore(Sa).

Le ultime tappe di Borgo divino in tour, come nel caso di Nemi, sono state anche l’occasione per una selezione delle migliori bollicine rosè tra le cantine aderenti al concorso. Alcune tra quelle che hanno ottenuto una maggiore valutazione sono state recentemente degustate a Rende nell’ambito del Settembre Rendese: per lo Jonio, il metodo charmat da uve magliocco “Rosato in Bolle” di Serragiumenta ad Altomonte(Cs), il metodo classico da uve aglianico “Dovì” di Ferrocinto a Castrovillari(Cs); per il Tirreno, il metodo charmat “Or’Osè” di Tenuta Cavalier Pepe a Sant’Angelo all’esca (Av) e il metodo classico da aglianico “Gioì” Dosaggio Zero di San Salvatore 1988 a Ogliastro Cilento (Sa); per l’Adriatico, il metodo charmat Trabocco Abruzzo spumante rosè “Voilà” di Casal Thaulero ad Ortona(Ch) e  il metodo classico da aglianico del Vulture, la “Stipula” di Cantine del Notaio a Rionero in Vulture(Pz).

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