Siamo fortemente preoccupati per l’evoluzione che stanno assumendo le vicende che riguardano l’Amministrazione comunale di Cosenza. Pur essendo stati coloro che, alcuni giorni fa, per primi hanno sollevato dubbi e critiche rispetto ai problemi amministrativi e denunciato l’approssimazione e l’inadeguatezza con cui venivano affrontati le questioni finanziarie e di bilancio del Comune non pensavamo e non certo per nostra responsabilità, che si arrivasse ad una vera e propria crisi politica ed amministrativa della maggioranza.
Le dichiarazioni del sindaco rispetto alla massima espressione del PD in giunta e l’intervista di Pecoraro confermano le nostre preoccupazioni. La necessità di “cambiare passo” affermata dal sindaco. Le “situazioni difficili dovute probabilmente ad incomprensioni, a posizionamenti che si sono posti, di fatto, in contrasto con la volontà di affermare una netta discontinuità con l’amministrazione precedente”, (Qualcuno nella maggioranza e nell’esecutivo faceva ed ha fatto da quinta colonna ad Occhiuto?) denunciate dallo stesso, attestano che sin dall’inizio vi erano problemi nella coalizione di cui gli iscritti al PD, gli elettori del Centro Sinistra e la città non sono mai stati informati.
L’intervista del segretario provinciale del PD Pecoraro lascia ancora più basiti e preoccupati. La sua ingenuità, se di questo si tratta, è sconfortante. A quasi 2 anni dall’insediamento della giunta si è accorto che la Vice Sindaco Funaro, da lui ed altri sostenuta in campagna elettorale, era d’ostacolo all’affermazione di una netta discontinuità con l’amministrazione precedente? Non erano mai stati informati lui, il capogruppo e la segretaria cittadina che la Vice Sindaco, la più rappresentativa del PD in Giunta, remasse contro?
Forse il capo gruppo al Senato Boccia avendola lui indicata, come sostiene Pecoraro, in questi due anni è stato informato della situazione, ma non ha ritenuto opportuno di dover intervenire? Siamo partiti, come da noi denunciato, da una manifesta incapacità nell’affrontare i problemi finanziari e di bilancio che mettevano a rischio la tenuta della maggioranza ad una vera e propria crisi politica della maggioranza. E’ necessario a questo punto che la Città, gli elettori del Centro Sinistra, i militanti e gli iscritti del PD vengano realmente informati di come stanno realmente le cose, affinché, come dice Pecoraro, il modello Cosenza possa diventare punto di riferimento per “una alternativa democratica alle destra che governa la Regione”.
Nessuno però ha capito come sono andate realmente le cose da quando il Consiglio Comunale ha rieletto a Presidente dei Revisori Contabili Andrea Manna, professionista precedentemente indicato dal Sindaco Occhiuto e dalla sua maggioranza, al posto di Francesco Colistro commercialista iscritto al PD indicato dalle forze politiche di maggioranza. Ancora più difficile da capire politicamente sono state le dimissioni per motivi personali (sic!) dell’assessore al Bilancio Francesco Giordano, diretta emanazione del Sindaco Franz Caruso che certificano, qualora ce ne fosse bisogno. le responsabilità dirette del Sindaco nell’incapacità, in questi due anni, ad affrontare la crisi finanziaria e di bilancio del Comune. Se da questi ultimi accadimenti e speriamo di no, scaturisce al crisi politica amministrativa del Comune di Cosenza ci troviamo purtroppo di fronte a dilettanti allo sbaraglio e ci sembra difficile attribuirne le responsabilità alla dimissionata vice sindaco del PD Funaro.
Pecoraro a nome del PD, non svolgendo funzioni notarili ma di direzione politica, oltre ad attendere le “indicazioni sui criteri che guideranno le scelte” del Sindaco dovrebbe indicare gli obiettivi politici e le conseguenti scelte organigrammatiche per il “cambiamento di passo” necessario. Con tutto il rispetto politico ed istituzionale verso Franz Caruso il Pd ha il ruolo necessario e l’autonomia politica per dire la sua. Quando si vogliono esportare modelli, come in questo caso, dal Comune di Cosenza alla Regione Calabria, caro Vittorio, questi modelli devono essere chiari, politicamente strutturatil, facilmente leggibili e soprattutto condivisi da tutti: nel PD, nella Coalizione di Centro Sinistra e sopratutto tra gli elettori cosentini e calabresi.
Giacomo Mancini, Saverio Greco, Giulio Palma e Sergio De Simone