giovedì, Settembre 19, 2024
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Il Cosenza vince in “zona Mazzocchi”

È il 98’, il recupero allungato dopo il check del Var sul pareggio del Pisa – Fontanarosa tiene in gioco Masucci di pochissimo – sta per finire. Calò si appresta a battere il terzo e ultimo calcio d’angolo sotto il settore occupato dai 642 tifosi rossoblù: il cross del regista dei Lupi, autore di una partita sontuosa, è con il contagiri. Tre difensori del Pisa cercano di trattenere in tutti i modi Mazzocchi, ma l’ariete rossoblù la insacca ancora una volta di testa. E restituisce al Cosenza una vittoria meritata.

Inevitabile partire dalla fine, dalla voglia di non arrendersi e di giocare fino all’ultima palla che sta diventando un tratto distintivo di questo gruppo: con quella di oggi, il Cosenza ha in qualche modo ripreso una partita nel recupero per la terza volta nelle ultime quattro gare (senza dimenticare il pareggio contro il Sassuolo in Coppa Italia). Il Pisa invece, pur nel rammarico di aver visto sfumare un pareggio acciuffato quando forse non ci credeva più, interrompe una serie di risultati positivi e Aquilani ha parecchie cose su cui riflettere vista la superiorità mostrata dal Cosenza anche quando le squadre erano in parità numerica.

SQUADRE A SPECCHIO

Come previsto alla vigilia, le due squadre si dispongono a specchio con il 4-2-3-1; Caserta cambia mezza squadra. Dentro Rispoli, Meroni, D’Orazio, Praszelik e Mazzocchi per Cimino, Sgarbi, Fontanarosa, Canotto e Forte. E rimette Tutino punta centrale e Voca alle sue spalle come primo portatore di pressing sugli avversari. Aquilani lascia ancora fuori Torregrossa per Moreo e cambia tutta la linea dietro il suo centravanti – fuori anche Barberis – e altri due elementi fra difesa e centrocampo.

PRIMO TEMPO: VANTAGGIO DEI LUPI E ROSSO PER IL PISA

Partenza sprint del Cosenza che passa in vantaggio già al 6’: lungo e preciso lancio di Venturi dalla trequarti difensiva per Marras, aggancio perfetto e filtrante per Rispoli che dal fondo mette all’indietro per l’accorrente Voca, bravissimo nell’inserimento, nella conclusione e nell’anticipare i difensori del Pisa e anche Tutino. Trovato il vantaggio, il Cosenza continua a gestire palla peccando, in alcune occasioni, nell’ultimo passaggio. Al 18’ il Pisa si scuote e ha l’unica vera occasione del primo tempo: cross dalla sinistra di Vignato, Canestrelli anticipa di testa i difensori del Cosenza ma Micai risponde alla grande. Passato lo spavento, il Cosenza riprende a macinare gioco e al 36’ Rispoli si produce in una percussione palla al piede, entra in area e conclude trovando l’opposizione di Nicolas con i piedi. Al 41’ Barbieri, già graziato in precedenza dal direttore di gara, commette un fallo ingenuo e sostanzialmente inutile su Tutino che, pur avendolo lasciato sul posto, non aveva neanche superato la linea di metà campo: il secondo giallo è inevitabile, così come il conseguente cartellino rosso. Nel recupero, al 48’, D’Orazio vede e serve Voca nel cuore dell’area avversaria: palla di prima per Tutino che controlla, tira a giro e prende il palo a portiere battuto. La difesa libera con affanno e il primo tempo si chiude con i Lupi meritatamente in vantaggio.

SECONDO TEMPO: IL PISA REAGISCE, IL COSENZA SPRECA E BARAONDA FINALE

A inizio ripresa, Aquilani ridisegna la squadra con due cambi (fuori Moreo e Veloso per Piccinini ed Esteves). Passa a un 3-4-2 e prova a stabilirsi nella trequarti difensiva avversaria alla ricerca del pareggio. Il Cosenza subisce un po’ l’aggressività e l’inevitabile sfuriata dei padroni di casa che fanno possesso palla, producendo due importanti occasioni da rete: al 53’ Esteves, sicuramente il giocatore che ha creato più grattacapi alla difesa calabrese, combina con un compagno e conclude in diagonale con Micai che respinge di piede. Al 62’ Torregrossa, subentrato a Vignato da qualche minuto, trova sul secondo palo Beruatto che, di testa, chiama Micai alla respinta con Venturi che libera definitivamente prima di subire fallo. Il caldo e l’inferiorità numerica affievoliscono l’azione dei nerazzurri toscani, i Lupi riguadagnano campo e sprecano diverse opportunità per chiudere la partita. Al 74’ Florenzi, entrato dalla panchina per Marras, appoggia a Calò che appena fuori dall’area tira sfiorando il palo alla sinistra del portiere. All’84’, su calcio di punizione di Calò, Forte anticipa il suo diretto avversario ma non inquadra la porta. All’87’ Canotto, che aveva sostituito Voca, viene lanciato in campo aperto da Mazzocchi e arrivato a pochi metri dalla porta non riesce a servire Forte, in posizione favorevole sul secondo palo, né può concludere nello specchio per l’intervento di Canestrelli che, in scivolata, manda la palla in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, la difesa pisana libera con un campanile di testa e Canotto, appostato al limite dell’area, effettua un gran tiro al volo che Nicolas leva letteralmente da sotto la traversa con un notevole colpo di reni. L’arbitro concede 5 minuti di recupero e il Cosenza prova a gestire palla forse un po’ presto e forse un po’ superficialmente, perdendo qualche pallone di troppo. Al 92’ Piccinini effettua un cross dalla trequarti trovando Beruatto in area dalla parte opposta: il terzino dei toscani converge sul piede destro e, nonostante l’opposizione di Rispoli, costringe Micai a un intervento difficilissimo e decisivo. Al 94’, il Pisa si butta in avanti alla disperata per tentare un ultimo assalto: l’azione parte ancora da Esteves sulla destra, la palla arriva a Torregrossa che fa una spizzata mettendo in movimento Beruatto il quale serve Masucci rapido a battere sottomisura l’incolpevole Micai. Per il Pisa sembrerebbe l’apoteosi ma, come detto, il Cosenza e Mazzocchi non sono d’accordo e si prendono tre punti meritati.

LA RICERCA DELLA CONTINUITÀ

Il Cosenza continua la sua altalena di risultati ma, partita dopo partita, sembra continuare ad aggiungere nuovi tasselli a un’identità di squadra sempre più definita. Solo il tempo potrà dire se questo gruppo, che appare coeso e affiatato, riuscirà a diventare più cinico nel chiudere le partite e più lucido nella gestione dei momenti di difficoltà. Riguardo al Pisa, rimane il dubbio se Aquilani, come è noto alla prima esperienza fuori dal calcio giovanile, riuscirà a fare presa su un organico sicuramente valido, convincendo lo spogliatoio a seguirlo nel suo progetto tattico e nelle sue idee. Infine, l’arbitro: il signor Rutella di Enna è stato autore di una direzione di gara a tratti confusa, alternando fasi in cui lasciava correre molto ad altre in cui fischiava al minimo contatto. Dopo l’espulsione di Barbieri poi, è sembrato quasi sentirsi in colpa nei confronti dei padroni di casa, ammonendo ben sei giocatori del Cosenza (e in almeno due-tre casi i gialli sono sembrati eccessivi).

 

PISA (4-2-3-1): Nicolas; Barbieri, Canestrelli, Caracciolo, Beruatto; Marin, Veloso (46′ Piccinini); Valoti (66’ Barberis), Vignato (58’ Torregrossa), Mlakar (78’ Masucci); Moreo (46’ Esteves).

A disposizione: Loria, Leverbe, Hermannson, Nagy, Jureskin, Calabresi, Arena.

Allenatore: Aquilani
COSENZA (4-2-3-1): Micai; Rispoli, Meroni, Venturi, D’Orazio (58’Fontanarosa); Calò, Praszelik (79’ st Viviani); Mazzocchi, Voca (58’ Canotto), Marras (63’ Florenzi); Tutino (63’ Forte).

A disposizione: Marson, Lai, Cimino, Sgarbi, Arioli, Zilli, Crespi.

Allenatore: Caserta
ARBITRO: Rutella di Enna

ASSISTENTI: Ricci di Biella e Niedda di Oziero.

IV UFFICIALE DI GARA Bozzetto di Bergamo.

VAR Miele di Nola.

ASSISTENTE VAR La Penna di Roma 1

MARCATORI: 6’ Voca (Cs), 94’ Masucci (Pi), 98’ Mazzocchi (Cs)
NOTE: Spettatori 9.000 circa di cui 642 tifosi ospiti. Incasso di 38. 493 euro. Ammoniti: Voca (C), D’Orazio (C), Venturi (C), Forte (C), Esteves (P), Canotto (C), Viviani (C). Angoli: 3-2 per il Cosenza. Recupero: 3′ pt – 5′+4’ st

POSSESSO PALLA: Pisa 61% Cosenza 39%

 

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