Aperto ufficialmente l’anno accademico 2023/2024 all’Università della Calabria. La solenne cerimonia di inaugurazione si è svolta in Aula Magna alla presenza del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
Il rettore Nicola Leone, ha accolto nella comunità accademica il luminare dell’informatica Georg Gottlob, proveniente da Oxford, che ha tenuto la lectio magistralis su “Intelligenza e ignoranza artificiale”.
La cerimonia, moderata da Fabio Vincenzi, ha preso il via con il corteo dei direttori di dipartimento, dei componenti del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione dell’Unical, seguiti dai Rettori delle università italiane ospiti dell’evento (La Sapienza di Roma, Messina, Cagliari, Palermo, Napoli Parthenope, Bari, Salento, Mediterranea di Reggio Calabria, Salerno, Politecnica delle Marche, Molise, Basilicata, Campania “Luigi Vanvitelli”, Politecnico di Bari, Campus Biomedico di Roma, Magna Graecia di Catanzaro, Foggia). Prima degli interventi istituzionali l’esibizione musicale è stata curata dal Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.
L’intervento del Rettore
Nella relazione “Un campus internazionale e aperto al territorio” il rettore Nicola Leone – dopo aver ripercorso brevemente le tappe fondamentali della storia dell’ateneo – si è soffermato sul valore strategico dell’internazionalizzazione, evidenziando l’attivazione di ben 13 corsi di studio erogati in lingua inglese che hanno contribuito a rendere l’Unical la prima università del Mezzogiorno per numero di studenti stranieri iscritti.
Successivamente Leone ha posto l’accento sulle attività per il trasferimento tecnologico che hanno prodotto 47 spin-off, di cui 13 imprese high-tech, ed un incremento del 320% di proventi generati da brevetti nell’ultimo triennio. Senza dimenticare iniziative di particolare rilevanza per l’area urbana come “Cosenza Open Incubator”, il progetto che ha consentito di dare vita a un presidio di innovazione nel centro storico del capoluogo bruzio.
Di sinergie con il territorio si nutrirà anche il progetto per la Sanità dell’Università della Calabria, partito con l’istituzione del nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie digitali), una tappa storica per la provincia e per la Calabria intera che rafforza la presenza dell’ateneo sul territorio fornendo enormi prospettive di crescita in campo sanitario, scientifico e occupazionale.
L’Unical, così, contribuirà alla riduzione della migrazione sanitaria e studentesca esplicando a pieno la sua “missione sociale” a beneficio della comunità. A tal proposito il Rettore, nel corso del suo intervento, ha anticipato l’accreditamento della prima scuola di specializzazione in ambito medico dell’ateneo.
Il Rettore, quindi, ha rivolto un appello al Ministro e al Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto: «Il sistema universitario calabrese opera in un contesto molto svantaggiato, il suo compito è più difficile, e gli è richiesto di fare di più con meno rispetto ad altri atenei del Paese. Ma, nonostante ciò, sta raggiungendo risultati notevoli, compiendo una missione nobile e utilissima al tempo stesso, strategica per la Nazione. I segnali positivi sono tanti, anche l’arrivo del grande scienziato in Calabria è un segnale importante. Uno scienziato da solo è una goccia, ma l’arrivo di Gottlob, che migra al contrario da Oxford alla Calabria, ha una valenza simbolica enorme, ci dà fiducia, ulteriore energia, e consapevolezza dello straordinario potenziale della nostra università. Sosteniamo le università della Calabria; investiamo sul reclutamento di qualità e sulla ricerca; garantiamo gli alloggi e le borse di studio a tutti gli studenti idonei con una nuova legge sul diritto allo studio. È proprio il sistema universitario calabrese che potrebbe favorire il rilancio e la crescita del territorio, proiettando la Calabria verso il futuro».
Dopo il Rettore ha preso la parola Mario Muto del personale tecnico amministrativo – dipendente Unical della prima ora e testimone privilegiato degli ultimi 40 anni di storia dell’ateneo: “Sono trascorsi più di 50 anni da quando la vita nel nostro Ateneo ebbe inizio, in una terra difficile dove il diritto allo studio era un’utopia e i giovani erano condannati a cercare fortuna altrove. In questi cinquanta anni noi, suoi figli, abbiamo saputo dimostrare quanto possiamo essere capaci, con competenza e spirito di innovazione. Questa Università ha saputo cambiare le sorti di tanti; e tra di essi anche la mia”.
A seguire è intervenuta Gaia Izzo, giovane “studentessa eccellente” di Ingegneria edile-architettura premiata con i fondi del 5×1000 destinati all’Università della Calabria: “In una giornata così importante, mi sento fiera di far parte dell’Unical e dei traguardi che raggiunge e delle eccellenze che produce. Sono orgogliosa del ruolo propulsivo che svolge nel Mezzogiorno d’Italia dimostrando di essere in grado di affrontare tutte le sfide per puntare ad una generale crescita culturale”.