Un primo giorno di scuola sereno e spensierato per i giovani studenti cosentini che si ritrovano davanti all’ingresso degli istituti e si raccontano le vacanze. C’è voglia di normalità, di serenità.
Tanti i sogni e i progetti per il futuro, da gite a vacanze studio o scambi culturali sono innumerevoli le iniziative e le opportunità per formare al meglio gli adulti del domani, soprattutto dal punto di vista umano, fattore di cui spesso ci si dimentica.
E poi ci sono i futuri maturandi che affrontano ‘l’ultimo primo giorno di scuola’ con un mix di speranza e preoccupazione. L’ansia dell’esame comincia a farsi sentire già in largo anticipo e l’auspicio di tutti è però di viversi nel migliore dei modi l’anno di quinta, l’anno che si ricorda sempre con maggior piacere e nostalgia.
Difficile dimenticare il primo giorno di scuola. Proprio e dei propri figli. Perché non è un evento come tanti, ma il cuore di qualcosa che, si intuisce, segna e segnerà la nostra vita. E questo vale per tutti gli ordini di scuola. La prima volta è sempre la prima volta. Un reiterato incipit esistenziale, scandito a seconda delle diverse fasi della vita. E l’emozione, assieme ad una sorta di tremore, non può certo mancare!