Le idee diventano ipotesi e allo studio di fattibilità, il presidente del consiglio Giorgia Meloni con Pichetto e Urso, fanno i conti con le poche risorse disponibili. Il nodo risorse apre un ventaglio di possibilità che coinvolge bonus bollette, quote per il pensionamento e formazione/assunzione giovani.
Nel caso del bonus bollette il ministro dell’ambiente Pichetto sta valutando una proroga con copertura fino a fine anno dove coinvolge anche l’iva agevolata al 5% sul gas. Sull’altro fronte il Presidente del Consiglio ha a cuore la questione giovani. Non è una novità, tant’è che il ministro delle imprese Adolfo Urso rispolvera una norma sul turn over rimandata solo per una questione di coperture che, in un ipotesi più concreta, sarà inserita nella legge di bilancio con il ddl Made in Italy.
Basato su un modello adottato da alcuni paesi scandinavi, la misura sul ricambio pensionati – giovani risulterà onerosa per le casse dello stato. Allo studio la norma permetterebbe al pensionato di formare un giovane under 35 per un periodo di due anni. Nell’ipotesi del pensionato il rapporto di lavoro si trasformerebbe in un contratto part-time mentre per il giovane prenderà forma un contratto a tempo indeterminato. Un’attività di tutoraggio che garantirebbe la continuità degli standard lavorativi.
Dal Mimit l’idea è più che una suggestione e a breve proporrà, per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani laureandi e non, tre progetti di assunzioni. In particolare, questi progetti riguarderanno il mare, la space economy e intelligenza artificiale. Inoltre, al vaglio anche soluzioni tecniche su Opzione Donna.
A tal riguardo nel paniere delle proposte, il governo a breve si scontrerà con un grattacapo che influirà non di poco sulla manovra; il decreto Tim e i 2,5 miliardi necessari per l’ingresso del Mef nella Necato della rete.
