Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Sabrina Mannarino propone un tavolo di confronto tra i sindaci del territorio che hanno aderito al progetto del presidio ospedaliero unitario sul Tirreno, già contenuto nel Piano di Riordino della Rete Ospedaliera.
A tal riguardo, aumentano le adesioni dei sindaci del Tirreno Cosentino al progetto del presidio ospedaliero unitario volto ad assicurare coerenza dei contenuti clinico-assistenziali con il fabbisogno del bacino di utenza di riferimento.
Invero, il progetto già lanciato dal sindaco di San Lucido, Cosimo De Tommaso, è stato accolto con entusiasmo da molti altri sindaci che condividono il richiamo dell’unità e della concertazione della sanità e della tutela del diritto alla salute di tutti gli abitanti della costa tirrenica.
Nei giorni scorsi avevano aderito al progetto il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno; il sindaco di Paola, Giovanni Politano; il sindaco di Acquappesa, Francesco Tripicchio; il sindaco di Falconara Albanese, Francesco Candreva; il sindaco di Aiello Calabro, Luca Lepore e il sindaco di Serra d’Aiello, Antonio Cuglietta.
Questi assensi rappresentano un segno importante: riguardo la difesa e la tutela della salute dei cittadini non esistono colori politici o schieramenti in contrapposizione. L’ obiettivo è unico e riguarda il miglioramento e il potenziamento dei servizi sanitari che oggi offrono le strutture sanitarie presenti nello Spoke Paola/Cetraro.
Il consigliere regionale Sabrina Mannarino preannuncia che a breve, nel rispetto dei tempi tecnici, inviterà tutti i sindaci del Tirreno a sedersi a un tavolo istituzionale con la necessaria presenza del direttore generale dell’Asp di Cosenza, il dott. Antonello Graziano, il dott. Ercole Cosentino (direttore Spoke Paola-Cetraro) e la responsabile del Distretto Sanitario Tirreno, la Dr.ssa Angela Riccetti.
Un incontro in cui si parlerà non solo del Piano di Riordino della Rete Ospedaliera e di medicina territoriale, ma anche e soprattutto, nell’ambito di una prospettiva programmatica, di scelte relative agli assetti organizzativi e alle specialità dei due stabilimenti (Paola e Cetraro) che dovranno necessariamente confrontarsi con la previsione di un’opzione progettuale, finalizzata alla realizzazione di un presidio unitario, così come espressamente previsto a chiare lettere nel Piano di Riordino della Rete Ospedaliera.