Massimo Palanca detto “O Rey”, dai tifosi giallorossi, ha ricevuto l’onorificenza da Catanzaro, la città che lo ha reso, e che ancora oggi gli riconosce, la “bandiera giallorossa” per i tanti anni trascorsi con la maglia numero 11.
Questo riconoscimento consolida ancor di più quel legame profondo che Palanca ha saputo costruire con la cittadina e i tifosi. E’ ancora impresso nella mente quel pomeriggio del 4 marzo del 1979 e la storica tripletta ( di cui un gol segnato direttamente da calcio d’angolo) alla Roma nella bolgia dello stadio olimpico. La curva ovest in quell’occasione lo incoronò con l’appellativo de “L’imperatore”.
I numeri del beniamino catanzarese parlano chiaro, 367 partite e 137 reti segnate di cui (specialità della casa) 13 direttamente da calcio d’angolo.
A rendere omaggio a “O Rey”, in occasione dei sui 70 anni, alcuni compagni della vecchia guardia come Adriano Banelli e Tato Sabadini, oltre ai vertici societari e lo staff tecnico del Catanzaro ed ancora tanti tifosi che lo hanno amato e di quelli cui fu trasmessa memoria.
Palanca, accolto dal primo cittadino Nicola Fiorita e dal consiglio comunale, ha ricevuto dal direttore generale del Catanzaro, Diego Foresti, la maglia numero 11. Numero che la squadra ritirò 3 anni fa.
Parole al miele del sindaco Fiorita che ha poi dichiarato “Palanca è stato l’eroe di Catanzaro e di tutta la Calabria, è stato un laboratorio di sogni, un paladino delle nostre speranze, un rifugio delle nostre angosce, è stato molto di più di un calciatore”.
”Mi sento parte di questa città – ha detto l’ex calciatore – il vostro affetto mi fa capire che ho fatto qualcosa di buono, il mio auspicio è che Catanzaro possa crescere sempre di più, invito tutti gli amministratori a lavorare per farla ridiventare il capoluogo della Calabria”.