“La proposta che sembra essere stata formulata dalla presidente di Anci Calabria, Rosaria Succurro, rispetto alla problematica della depurazione è fuori luogo, referenziale nei confronti del Governatore Roberto Occhiuto e mortificante per i sindaci che ella dovrebbe, invece, rappresentare”.
E’ quanto afferma il presidente della Commissione Urbanistica di Palazzo dei Bruzi, Francesco Turco, dopo aver letto le dichiarazioni della presidente Succurro rilasciate ad alcuni organi di informazione e riferite alla richiesta che la stessa ha formulato al governatore Occhiuto “di dare a Sorical o alla Regione Calabria il timone della depurazione”.
“Si tratta dell’ennesimo atto di sudditanza di Anci Calabria nei confronti della Regione – prosegue Francesco Turco – e, soprattutto, di un nuovo attacco ai sindaci dei Comuni calabresi, ritenuti incapaci, facendo di tutta l’erba un fascio, di fronteggiare la problematica sulla depurazione. Alla stregua di quanto dichiarato dallo stesso governatore Occhiuto in un video social in cui puntava il dito contro i primi cittadini per i problemi ascrivibili agli scarichi abusivi e alla cattiva depurazione.
L’uscita della presidente Succurro, probabilmente dettata dagli stessi fratelli Occhiuto (di cui è nota supporter non solo perché milita nello stesso partito, quanto per essere stata assessora della Giunta di Mario Occhiuto), apre un vulnus di democrazia all’interno della stessa Anci di cui la presidente Succurro dovrebbe garantire autonomia e autorevolezza per renderla giusta controparte delle istituzioni sui temi di interesse dei Comuni.
La presidente di Anci Calabria a questo punto dovrebbe rendere noto con quali organismi e con quanti e quali Sindaci calabresi ha condiviso la linea di “commissariamento dei Comuni” nel settore della depurazione, che ha portato all’incontro con il governatore Occhiuto”.
“Non vorrei che la presidente Succurro – conclude Francesco Turco – pensi di poter fare e disfare ciò che vuole, a seconda delle proprie idee ed esigenze, dimenticando di rappresentare un organismo collegiale che è e deve essere apartitico dovendo rappresentare tutti i Comuni, facendosi carico delle necessità e delle istanze dei cittadini”.