La candidata consigliere regionale del Partito democratico commenta il report realizzato dall’Ufficio statistico dell’Unione europea
“I dati Eurostat indicano che in Calabria c’è il maggiore divario tra ricchi e poveri. In questo senso il Piano contro le povertà può essere un mezzo per colmare questo divario. Serve però una continua collaborazione con le amministrazioni locali – commenta Angela Robbe – affinché utilizzino al meglio le risorse del Piano contro le povertà e le risorse del Fondo sociale. Naturalmente si tratta di provvedimenti temporanei – afferma ancora l’esponente dem – che devono servire a sostenere le persone solo nella fase utile a realizzare dei provvedimenti strutturali tesi a favorire l’accesso a un lavoro vero e all’uscita della marginalità. Perché le ragioni della povertà sono tante e diverse ed ognuna esige interventi differenziati e l’impiego di professionalità capaci di leggere e interpretare il fenomeno per costruire risposte efficaci.
L’utilizzo di risorse per contenere la povertà – sottolinea Robbe – è funzionale e propedeutico alla definizione di un percorso di sviluppo del territorio perché senza sviluppo non si uscirà mai dal dramma della povertà. È necessaria una presa di coscienza forte da parte degli amministratori locali per attivare una politica fatta di due tempi: interventi per le questioni di emergenza e interventi strutturali per l’uscita dalla povertà. Il vero problema che riguarda tutti noi – conclude Robbe – è quella sorta di assuefazione al dramma della povertà. Come se ci fossimo convinti dell’ineluttabilità a questa condizione. Viceversa, occorre reagire e attivarsi per ridurre al massimo il livello di marginalità in cui sono precipitate intere famiglie calabresi e gli strumenti per compiere questa rivoluzione anche culturale ci sono già”