Il candidato governatore ha accolto l’invito dell’associazione Fish e dell’Unione nazionale sordi
“La politica, il vecchio modo di fare politica, non mi appartiene e non mi ci identificherò mai” – dice Carlo Tansi a margine dell’incontro con i rappresentanti dell’Unione Nazionale sordi e i vertici dell’associazione Fish che si occupa di disabilità e di politiche inclusive.
HO INCENTRATO LA MIA ATTEZIONE SULLA DISABILITA’
“La mia politica – continua Tansi – vuole puntare al ripristino dell’umanità, della sensibilità, dell’ascolto e dell’aiuto verso le persone e le categorie più fragili. Penso ai portatori di handicap, penso alle famiglie che si misurano con disabilità gravi, penso a quelle persone di ogni età, affette da malattie gravi e rare. Nel mio programma, sin da subito, ho incentrato la mia attenzione sulla disabilità”.
“All’epoca di dirigente della Protezione Civile, siamo stati tra le prime regioni ad applicare a livello nazionale i piani di emergenza per i disabili in caso di calamità gravi. Così come intendo anche snellire la tempistica della burocrazia, spesso, troppo spesso, lentissima nel rispondere alle richieste dell’utenza che rischia di essere emarginata e penalizzata nel riconoscimento di un sacrosanto diritto”.
“Ci sono voluti circa 20 anni per la deliberazione di un testo per la riforma del welfare, scritto con il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti e deliberato anche dalla conferenza dei sindaci e del terzo settore, passando prima dalla giunta della Regione Calabria, dal parere favorevole della terza commissione del Consiglio Regionale ed infine dalla sofferta delibera di Giunta finale.
Due cose sono state avviate e sono rimaste sospese (e senza di queste si rischia di annullare anche tutto il lavoro precedente): il nuovo Piano del Sociale e le Linee Guida per i Piani di Zona. Se dovessi essere eletto me ne occuperò immediatamente ma soprattutto mi occuperò di inclusione sociale e cercherò di restituire a tutti i cittadini i diritti negati” – conclude
